Un campionato inglobato dagli stereotipi
L’Eredivisie è sempre stato un campionato screditato, una lega su cui era semplice addossare gli stereotipi, il più significativo riguarda il netto dominio dei lancieri sicuramente squadra dalla storia vetusta e prestigiosa, ma non così imperante.
L’Eredivisie in costante mutazione
Post lockdown la musica è cambiata in Eredivisie col PSV che rimane l’acerrimo rivale dell’Ajax ma occhio a Feyenoord, AZ e Twente, 3 realtà pronte ad emergere anche in Europa.
L’anno scorso i lancieri hanno chiuso il campionato al 3° posto a -13 dal trionfo magistrale del Feyenoord.
Quest’anno le cose sembrano prendere una piega peggiore: 4 partite e solo 5 punti conquistati e già -8 dalla vetta in classifica spartita da PSV, AZ e Twente con il Feyenoord a 1 punto dal trittico.
Tante perdite per il calcio olandese
Il PSV ha perso nomi altisonanti quest’estate: Sangare, Max ma soprattutto Xavi Simons.
Il Feyenoord è stato completamente smantellato a causa di pesanti partenze: Kokcu, Szymanski, Idrissi e Danilo, 4 giocatori gerarchicamente importanti.
Se il Feyenoord è stato smantellato, allora l’AZ Alkmaar è stato saccheggiato: Beukema, Hatzidiakos, Reijnders e Karlsson sono approdati in Serie A mentre Kerkez ha deciso di aggregarsi al Bournemouth in Premier League.
E infine arriviamo al fatidico Ajax che probabilmente si è crogiolato sul vil denaro cedendo: Klaassen, Kudus, Daramy, Alvarez, Bassey, Tadic e infine Timber.
Un mercato in entrata insufficiente per i lancieri?
Come spesso accade, le compagini olandesi riescono in qualche modo a sostituire i partenti con profili addirittura migliori dei precedenti.
L’Ajax però da 1 anno e mezzo a questa parte sta navigando in una situazione kafkiana.
I sostituti non sono neanche lontanamente all’altezza dei partenti, ma come mai?
L’importanza delle squadre Jong
L’Ajax come AZ, Psv e Utrecht, possiede una squadra Jong che milita nella seconda divisione olandese.
I calciatori delle Jong sono tutti U-23 e vengono promossi in prima squadra quando sono considerati pronti per fare il grande salto di qualità.
L’anno scorso la Jong Ajax è arrivata 13° in campionato arrivando dietro solo alla Jong AZ(11°in campionato) mentre Jong PSV e Jong Utrecht sono arrivate rispettivamente al 14° e al 20° posto.
In questa stagione i giovani lancieri hanno totalizzato solo 1 punto in 5 gare mentre Jong PSV 9 punti e Jong AZ e Jong Utrecht 7 punti.
Il declino dell’Ajax va quindi a pari passo col crollo del suo settore giovanile, non avendo numerosi talenti da inserire in prima squadra, i lancieri sono costretti ad intervenire sul mercato.
Una mossa che va contro alla tendenza del club di Amsterdam.
Poca egemonia economica dell’Ajax in territorio locale
L’ascesa economica degli altri club olandesi e la perdita di prestigio sono due importanti chiavi di lettura.
Un giovane calciatore adesso tra scegliere l’Ajax e PSV, per esempio, probabilmente tentenna.
E ciò è un fattore estremamente negativo, se pensate infatti che l’Ajax sforni talenti a profusione allora vi sbagliate.
I lancieri sono bravi nel valorizzare i talenti e non crearli, a modellare e plasmare i giovani sono gli altri club olandesi che non sono più sotto l’egida dell’Ajax, bensì preferiscono crearsi una propria realtà.
I biancorossi le stanno provando tutte ma i tentativi si stanno rivelando vani.
In questa giornata di Eredivisie i lancieri hanno perso contro il Twente e a giustiziarli è stato Naci Unuvar, eterna promessa dell’Ajax che non ha mai avuto l’opportunità di sfondare.
La lungimiranza dei talent scout dell’Ajax va a scemarsi, il mercato e la dirigenza stanno virando su profili inetti al prestigio e alle necessità del club.
La macchina olandese è in uno stato di discrasia totale e nel frattempo le altre compagini locali emergono e crescono di fama, prestigio e valore.
La costante ricerca verso il talento
Combattere contro il galoppante aumento dei prezzi è davvero dura per una squadra come l’Ajax, specialmente in questo frangente storico nel quale l’ossessione compulsiva verso il giovane talento è sempre più frequente (vedi il Chelsea).
Anche le big europee cominciano ad investire per il calcio giovanile assicurandosi colpi di prospettiva non indifferenti.
Ai lancieri quindi si prospettano anni tetri, cupi e asettici.
Fonte foto: Ajax Twitter