Il nome di Arif Aiman alla maggior parte delle persone non dirà nulla, ma in Asia è uno dei giocatori più promettenti e discussi.
Arif Aiman, il bambino prodigio. La sua carriera sino ad oggi:
Il talento dell’ala malesiana si è messo sin da subito in mostra, già alla tenerissima età di 11 anni; scoperto durante il programma “mykids” nel 2011/2012.
Successivamente si è unito alla squadra che ha vinto la IberCup Costa Del Sol nel 2015
ha poi deciso di lasciare la Mokhtar Dahari National Football Academy alla fine del 2018 per unirsi alla JDT Academy.
Con la sua attuale squadra, il Johor Darul Ta’zim, ha vinto vari trofei, individuali e di squadra.
Nel 2021 è stato premiato come miglior giocatore e miglior giovane del campionato malesiano a soli 19 anni
diventando così il giocatore più giovane di sempre a vincere l’MVP del campionato.
Oltre a ciò, il suo palmarès vanta: 2 premi di miglior giocatore malesiano dell’anno, 3 campionati malesiani, 2 supercoppe malesiane, 2 Fa cup malesiane, 1 coppa malesiana,
2 volte il premio di miglior attaccante e di miglior giovane del campionato malesiano.
Con il club conta 32 gol e 41 assist in 103 partite.
In Super League, quest’anno, vanta 13 gol e 12 assist in 24 presenze (5⁰ miglior marcatore ed è il miglior assistman nella competizione).
In Champions League asiatica conta 3 gol e 2 assist in 6 partite e in Coppa D’Asia 1 gol in 3 partite.
10⁰ miglior marcatore della nazionale con 7 gol in 25 presenze, dista a 14 gol da Safawi Rasid che si trova al 1⁰ posto in questa speciale classifica.
Quest’ultimo, sino al 2021, è stata la star indiscussa della Malesia.
Nel match del 13 marzo 2021 contro l’UiTM FC, a causa di un infortunio è costretto a uscire dopo soli 8 minuti di gioco e,
al suo posto, entra proprio Arif Aiman, che in soli 3 minuti sigla la rete dell’1-0 (match poi vinto 4-0).
Caratteristiche tecniche e fisiche:
Come già detto il suo talento è stato riconosciuto sin da bambino, ciò però non vuol dire che sia stato tutto semplice.
Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo umile, tranquillo, che spesso evita i riflettori.
Ha lottato per avere un impatto nel NFDP (National Football Development Programme of Malaysia)
dove è stato spesso relegato a giocare con la squadra B ma una volta entrato in prima squadra la strada è stata in discesa.
Arif Aiman è un’ala che può giocare su entrambe le fasce, estremamente rapida e agile, è un giocatore dal baricentro basso e che è alto 170cm.
Nei duelli fisici non ha vita facile, però compensa con le sue finte di corpo (che è una “skill” di pochi) e i suoi dribbling disorientanti, oltre a una capacità di pensiero e creatività eccezionali.
È dotato di grandi qualità tecniche, ha grande equilibrio corporeo;
il suo movimento principale in dribbling consiste nell’allargare la palla verso la direzione opposta al suo marcatore, per poi andare a tagliare e cercare il passaggio per un suo compagno che si trova in una situazione profittevole per andare a rete.
Ha ottimi ritmi, ottima capacità decisionale e nei movimenti senza palla è ugualmente una rogna per i difensori avversari, si muove continuamente per pressare e spesso anticipa i momenti di gioco.
Il talento è evidente però ricordiamo che gioca pur sempre in Malesia e che dunque è un giocatore ancora acerbo a livello europeo/internazionale.
Le sue qualità non sono facili da trovare, indipendentemente dal campionato, però il modo in cui queste sono messe in mostra possono variare in base al livello in cui si gioca.
Più che di un vero e proprio bomber parliamo di un grande rifinitore, ama assistere i propri compagni e anche i numeri testimoniano questo.
Diversi club sudcoreani e club europei sono interessati al suo profilo, è un giocatore da tenere d’occhio con estrema attenzione.
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Fonte immagine: Instagram Arif Aiman