Atalanta, Gasperini: “Infortunio Lookman? Non credo torneremo sul mercato”

Gasperini

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla viglia del match cruciale di Champions League di domani contro il Barcellona.

L’Atalanta nel match di domani contro il Barcellona si gioca la qualificazione diretta agli ottavi di Champions League. Gasperini ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

Le dichiarazioni a Sky Sport di Gasperini

Cosa ci dice dell’infortunio di Lookman?

“Più o meno era quello che ci si aspettava, si trascinava questo problema dalla gara contro il Napoli. Ci ha giocato sopra e la sensazione è che potesse andare tutto per il meglio ma ieri aveva fastidio e gli accertamenti hanno dato la prognosi di 3 settimane. Speriamo sia meno lunga”.

Questo infortunio potrebbe riaprire il mercato in attacco?
“Non lo so, la società potrà darvi risposte ma non credo che la situazione possa cambiare a tre giorni dalla fine del mercato”.

Non giocherete al Camp Nou ma comunque in uno stadio che fa impressione.
“Lo stadio è bellissimo, sarà una partita eccezionale. Non siamo stati fortunati nelle trasferte con Real Madrid, l’anno scorso, e Barcellona visto che non abbiamo giocato né al Bernabeu né al Campo Nou, ma va bene lo stesso”.

Come si affronta il Barcellona?
“Tutte le squadre hanno qualche punto debole, all’inizio questa squadra non era così accreditata ma fa tanti gol ed è forte”.

Real, PSG, City e Bayern hanno arrancato. Perché?
Un po’ per la formula della Champions e un po’ per il calendario che cambia”.

Si aspettava di arrivare all’ultima giornata della nuova Champions League con la possibilità di andare direttamente agli ottavi?
“Non ci poniamo mai traguardi all’inizio, iniziamo a giocare e poi vediamo. Non siamo né presuntuosi né troppo umili. Paradossalmente il percorso che abbiamo fatto ci poteva far avere un paio di punti in più, ma avremmo firmato per questa classifica. Siamo qui a giocarcela contro il Barcellona e domani cercheremo di sfruttare la chance”.

La conferenza stampa del tecnico

“Lookman? Già contro il Napoli aveva avuto una forte contusione alla testa del perone, con lo Sturm Graz ha giocato il secondo tempo, con il Como anche. Probabilmente si è accentuato un problema, è un infortunio normale che succede durante l’anno, capita a ogni attaccante. Speriamo di limare il tempo di recupero”.

Sulle prossime tre partite.
“Sette giorni sono pochi, domani contro il Barcellona, ma anche in Serie A e in Coppa Italia. Tre manifestazioni diverse, giocate in maniera molto ravvicinata, credo la cosa migliore sia giocarne una per volta”.

Su domani sera.
“Non pensi a che posizione sei in Champions o in Serie A. Domani è una partita a sé, incontriamo per la prima volta il Barcellona, delle big d’Europa è l’unica che mancava. È quella più bella da vedere, per come gioca da sempre, per le capacità realizzative che ha dimostrato quest’anno. È un modo per misurarsi con questo tipo di squadra per capire quanto siamo competitivi, quanto possiamo mettere in difficoltà, quanto è fastidioso per una squadra così bella”.

Avrete qualcuno deputato a fare i conti sulla classifica?
“La classifica è quella, tutti fanno i conti su quello che può succedere. Noi sappiamo benissimo di essere ai playoff, ce lo siamo conquistati facendo un bel percorso. Forse guardando indietro con il Celtic, il Real e l’Arsenal… Potevamo avere un punto o due in più. Personalmente, considerando il calendario molto difficile giocando contro Real e Arsenal… è soddisfacente. Unico risultato che ci garantirebbe l’ottavo posto è vincere, nemmeno il pari sarebbe sufficiente. Detto questo per me è molto più importante giocare questo tipo di partita, di misurarsi contro tipo di squadra”.

Si aspetta un regalo?
Questa cosa è veramente imbarazzante, sembra che l’Atalanta debba fare dei regali. Io non ho bisogno, deve farlo per se stessa, per il presente e per il futuro, ho sempre cercato di migliorare le squadre, gli obiettivi. Cercare di migliorare la squadra è più importante di un centro sportivo nuovo, di un’Under23. Perché permette di arrivare agli obiettivi. Ogni volta che c’è il mercato non ci dev’essere una contrapposizione fra allenatore e società, deve andare avanti per la sua strada e fare il meglio. Non è un regalo da fare a me”.

Su Szczesny.
“È un grande portiere, ha giocato alla Juventus per anni. L’altro giorno ha centrato in pieno il suo difensore con il Benfica, sono cose che succedono. Non toglie il grande valore di questo atleta che ha fatto una carriera straordinaria, in una squadra così blasonata”.

Si può dire che giocare ogni tre giorni vi pesi più sul campionato che in Europa?
“Sono due competizioni diverse, giocando ogni tre giorni non puoi sempre esprimerti al meglio, dipende dagli avversari. Il campionato italiano è molto difficile, penso sia così però anche per il Barcellona quest’anno. Globalmente ci sono state gare che non siamo riusciti a vincere in modo largo, come domenica a Como abbiamo sempre fatto di più rispetto all’avversario. Tolte le rarissime gare l’Atalanta ha fatto qualcosa in più. In Champions siamo andati bene, oltre le nostre previsioni, certo è che hai un’attenzione massima, è sempre stata la gara a cui dedicato più adrenalina”.

Sul Barcellona.
“Questa è una squadra che Flick sta costruendo nel migliore dei modi. Ma il Barcellona ha sempre questa identità forte, per valutare talenti giovanissimi come futuri grandi campioni. Non è scontato, rispetto anche le caratteristiche dei giocatori spagnoli con velocità, rapidità e tecnica. Noi ci siamo spostati sulla parte fisica, pur essendo un paese mediterraneo. La Spagna è stata bravissima, noi ci affidiamo troppo all’algoritmo. Qualcosa di positivo, ma è anche cieco, non vede, sono solo numeri. Apprezzo molto la scuola spagnola, tirano fuori talenti giovanissimi, è facile dire Yamal ma non solo”.

Chi piacerebbe avere del Barcellona?
“Noi non compriamo, vendiamo. Ditecelo voi chi vorreste”.

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