18 punti, 5 posti Champions ( ranking permettendo) e tante squadre che sgomitano per andarci. Dal Milan con 69 punti all’Atalanta con 50 ma con anche due partite in meno, tutte possono centrare l’obiettivo UCL. Chi riuscirà nell’impresa?
Partiamo con ordine.
C’è quasi la certezza matematica di avere 5 posti Champions l’anno prossimo. A partire dal 2024-25, la Champions League si espanderà da 32 a 36 squadre. Queste si affronteranno in un grande girone unico, dove ogni club giocherà almeno otto partite contro avversari diversi, determinati tramite sorteggio. Dalla prossima edizione, la Champions League aprirà le porte a quattro squadre in più. Due di queste saranno assegnate in base alle prime due posizioni del ranking delle singole federazioni relativamente all’ultima stagione sportiva, quindi 2023-24.
L’Italia continua a dominare la classifica con 18.428 punti, seguita dalla Germania (16.785) e dall’Inghilterra (16.750). Il distacco si amplia, avvicinando sempre di più la Serie A a garantire una quinta squadra nella massima competizione europea. La Spagna (15.062) è irrimediabilmente distanziata senza possibilità di minacciare il primato italiano. La graduatoria è completata da Francia (14.750), Belgio (13.600), Repubblica Ceca (13.500), Turchia (11.500), Portogallo (11.000) e Olanda (10.000).
Ma quali sono le squadre che lottano per un posto per “l’Europa che conta”?
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5 posti per 6 squadre: chi può andare in UCL?
Togliendo l’Inter, ad oggi l’unica matematicamente qualificata alla Champions e ad una vittoria dal prendersi la Serie A, abbiamo in ordine Milan, Juventus, Bologna, Roma e Atalanta. Se il campionato si chiudesse oggi, la Dea rimarrebbe quindi fuori dai giochi, ma la matematica è una disciplina tanto precisa quanto fredda.
Partiamo quindi dal Milan. La squadra di Pioli, nonostante il pareggio contro il Sassuolo penultimo in classifica, è una delle più probabili beneficiarie del posto extra in UCL. I Rossoneri, nonostante una stagione altalenante, sono riusciti soprattutto nella seconda parte a fare valere la forza del gruppo grazie anche agli acquisti estivi dalla Premier ( tra tutti, Loftus-Cheeck e Pulisic che hanno trainato tante partite in Italia).
Le squadre che possono dare più problemi alla squadra di Milano sono proprio le due avversarie di sempre: i “cugini” neroazzurri e la Vecchia Signora. Contando però che le altre partite saranno contro Genoa, Cagliari, Torino e Salernitana e che oltre ai sardi le altre compagini non hanno più un obiettivo vero e proprio da perseguire, il Diavolo ha un’ottima probabilità di giocare nell’Europa Top anche l’anno prossimo.
Subito dopo abbiamo la Juventus. Vuoi o non vuoi, Massimiliano Allegri sta portando i bianconeri ad occupare uno dei posti Champions e a giocarsi la finale di Coppa Italia. Certo, ad un certo punto la Vecchia Signora stava gomito a gomito con l’Inter nel giocarsi lo scudetto, ma poi la squadra di Torino ha mollato la presa, complice anche lo shock mentale subito dopo la sconfitta nel Derby d’Italia.
Il calendario della Juventus è più complicato di quello dei rossoneri: troviamo subito il Cagliari, galvanizzato dal pareggio contro l’Inter, poi in successione la Lazio (in coppa Italia, ma potrebbe rubare energie preziose ) il Milan, la Roma e dopo la Salernitana troviamo il Bologna. Tre su quattro sono squadre che lottano per lo stesso obiettivo del club con più scudetti in Italia. Per quanto avere 63 punti è un buon vantaggio, Allegri dovrà modulare le energie per finire al meglio una stagione che sembrava potesse dare più di quello che effettivamente ha dato.
Bologna, Roma e Atalanta: duello alla western
Il Bologna, la bella sorpresa di questa Serie A. Con la Roma deve recuperare gli ultimi 20 minuti di partita contro l’Udinese per via del malore di Ndicka el’Atalanta ancora ferma a 30 partite disputate (giocherà stasera contro il Verona), quello del Bologna sembra essere il calendario piú liscio. Niente coppe di mezzo, solo Serie A e un obiettivo che difficilmente si poteva pronosticare. Ma c’è un ma. Eh sì, perché la squadra di Thiago Motta dovrà affrontare Roma, Napoli (che disperatamente cerca un posto in Europa League) e la Juventus: tutte squadre con un obiettivo. Tutte squadre più abituate dei rossoblù a stare su quei punti. Il Bologna gioca bene, e i 59 punti dimostrano anche una certa voglia di vincere. Riusciranno a tenere la testa sulle spalle per altre 6 partite?
La Roma, dopo lo spavento di ieri sera, ha del tempo per riflettere sul suo futuro. Probabilmente quello dei giallorossi è il calendario più difficili tra le pretendenti ai posti Extra. Oltre alla sfida europea contro il Milan, la squadra della capitale dovrà ancora affrontare Bologna, Napoli, Juventus e Atalanta (quest’ultimo scontro chiave) in fila. Con De Rossi la Lupa sembra essersi svegliata da un lungo sonno, tornando a giocare sull’onda dell’entusiasmo e portando a casa un bel numero di punti. Ma questo filotto di partite non ha bisogno solo di entusiasmo. Bisogna essere cinici e non scoprire troppo il fianco: bastano due sconfitte con le squadre sbagliate e il sogno crolla.
Ad ultimo, ma solamente per motivi di classifica, troviamo l’Atalanta. È la squadra che ancora deve giocare di più, contando anche il ritorno in Europa League contro il Liverpool (andata vinta 0-3 dal Gasp, wow), ma è anche vero che la Dea è quel genere di squadra che quando è necessario macinare punti lo fa. Dando uno sguardo al suo calendario, eliminando la Roma troviamo sia squadre che lottano per non retrocedere quali Empoli e Verona sia club che non hanno altro da chiedere alla stagione. Il Lecce si sente abbastanza tranquillo con i suoi 32 punti, la Salernitana al contrario ormai è destinata alla Serie B e le altre sono tranquille nel limbo della metà classifica. Se Gasperini riuscirà a gestire bene le energie del gruppo, vedere la Dea di nuovo in UCL non sarà impossibile.
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Fonte foto: Instagram Champions League