Dopo dieci mesi dall’ultima esperienza sulla panchina del Tottenham, Antonio Conte ha voglia di rimettersi in gioco: il tecnico salentino in questo momento sta aspettando l’offerta giusta per ritornare protagonista, già a partire dalla prossima stagione. Sono tante le ipotesi in ballo, ma solo una riuscirà a strappare il sì di uno dei tecnici liberi più desiderati sul mercato.
Terminata l’ultima esperienza, abbastanza problematica, in Premier League sulla panchina del Tottenham, Antonio Conte ha voglia di ritornare protagonista. Il tecnico salentino si sta guardando attorno aspettando il progetto giusto e magari una piazza calda in cui sentirsi amato. Conte non ha mai negato la possibilità di tornare ad allenare in Italia, un’opportunità anche per lavorare più vicino alla sua famiglia. Come ribadito più volte anche nel corso dell’intervista rilasciata a “Belve”, per Antonio Conte oltre al progetto tecnico e sportivo, sarà fondamentale lavorare in una piazza calda in cui sentirsi amato. Dal Napoli, alla Roma, passando per il Milan o al possibile ritorno a “casa” alla Juventus: tante soluzioni da affiancare alla possibilità di vedere nuovamente all’estero il tecnico salentino, tra le soluzioni occhio all’ipotesi Bayern Monaco.

Possibile futuro in Italia per Antonio Conte?
Napoli e Roma sono due squadre che attualmente stanno vivendo un momento di forma totalmente differente, ma accomunate dall’incertezza per quanto riguarda la prossima stagione. Antonio Conte è da diversi anni un pallino di Aurelio De Laurentiis: il presidente del Napoli anche in questa stagione ha provato a portare al “Maradona” il tecnico salentino con l’obiettivo di rattoppare una stagione al di sotto delle aspettative e con due cambi in panchina (Rudi Garcia, poi Mazzarri e infine Calzona). Conte al momento ha rifiutato le avance di De Laurentiis rimanendo coerente con la filosofia, quella di non subentrare a stagione in corso.
Un’altra piazza calorosa e con un quadro tecnico che rimane ancora un punto di domanda per il futuro è la Roma. C’è già stata una rivoluzione a gennaio con gli addii di José Mourinho e Tiago Pinto: adesso c’è Daniele De Rossi che per adesso ha stregato tutti per il suo gioco molto moderno oltre alle grandi abilità comunicative. La domanda sporge spontanea: DDR ha il contratto in scadenza a fine stagione e senza alcuna opzione, ma vale davvero la pena cambiare rotta quando si ha tra le mani un allenatore di grande prospettiva come lui?
Rimane molto aperta la tentazione Milan: Antonio Conte potrebbe ritornare a Milano approdando però sull’altra sponda del Naviglio, dopo la brillante esperienza all’Inter conclusa con la vittoria di uno Scudetto e una finale di Europa League. Il destino di Stefano Pioli dipenderà tutto da questo finale di stagione: il Milan sembra in netta ripresa a livello di risultati e prestazioni, anche se tutto dipenderà dal piazzamento in campionato oltre al percorso in Europa League.
Poi abbiamo la soluzione più emozionale e sentimentale, il ritorno nella sua Juventus. Anche qui situazione abbastanza indecifrabile: il futuro di Massimiliano Allegri rappresenta ancora un rebus. Il contratto del tecnico livornese scadrà nel 2025 e il possibile prolungamento, come per Pioli al Milan, passa necessariamente per l’esito di questa stagione.
Mourinho ha voglia di tornare in pista: dove vedremo lo Special One la prossima stagione?
Verso un cambio di modulo? La rivelazione del Daily Telegraph
Matt Law, giornalista del Daily Telegrph, durante un’intervista realizzata ad Antonio Conte, ha svelato la possibilità di vedere un cambio rivoluzionario nel modulo del tecnico salentino. “Conte mi ha mostrato un nuovo assetto tattico che vorrebbe testare quando tornerà in panchina, formato da una difesa a quattro, ma ha insistito sul fatto che la difesa a tre utilizzata in Inghilterra, tra Chelsea e Tottenham, non è stata negativa”.
“La gente pensa che sia un sistema difensivo, ma non è vero – ha sottolineato Conte durante l’intervista al ‘Telegraph’ – Ripeto, non è vero. Non dipende dal fatto che giochi a tre o a quattro in difesa, dipende da come costruisci la squadra e costruisci l’attacco. Allo stesso tempo, non va bene essere troppo offensivi. E nemmeno troppo difensivi. Bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori e adattarsi a loro. La mia esperienza mi dice che se vuoi vincere il campionato o alzare un trofeo, devi avere una squadra stabile. Il Manchester City della scorsa stagione è stato il miglior esempio di squadra dotata di grande equilibrio, difensivamente e offensivamente”. Soltanto un ipotesi o una concreta rivoluzione quella del cambio modulo di Antonio Conte? Bisognerà aspettare ancora qualche mese, ma prima ancora bisognerà capire dove vorrà riprendere ad allenare, se nel Bel Paese o altrove.
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Fonte foto: account X Tottenham