Coppa d’Asia, benvenuti nel Dream-Stan: la terra dove i sogni diventano realtà

Nella giornata di domenica riprenderà il cammino della Coppa d’Asia in Qatar dopo una breve pausa al termine della fase a gironi: agli ottavi di finale ci saranno le perle del continente ma non solo, tante piacevoli sorprese pronte a continuare a sognare e scrivere altre pagine di storia.

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I gironi della Coppa d’Asia e gli abbinamenti degli ottavi di finale

A

  1. Qatar 9
  2. Tagikistan 4
  3. Cina 2
  4. Libano 1

B

  1. Australia 7
  2. Uzbekistan 5
  3. Siria 4
  4. India 0

C

  1. Iran 9
  2. Emirati Arabi Uniti 4
  3. Palestina 4
  4. Hong Kong 0

D

  1. Iraq 9
  2. Giappone 6
  3. Indonesia 3
  4. Vietnam 0

E

  1. Bahrain 6
  2. Corea del Sud 5
  3. Giordania 4
  4. Malesia 1

F

  1. Arabia Saudita 7
  2. Thailandia 5
  3. Oman 2
  4. Kirghizistan 1

*evidenziate le squadre qualificate agli ottavi

Le gare degli ottavi

Australia-Indonesia (28/01, ore 12.30);

Tagikistan-Emirati Arabi (28/01, ore 17.00);

Iraq-Giordania (29/01, ore 12.30);

Qatar-Palestina (29/01, ore 17.00);

Uzbekistan-Thailandia (30/01, ore 12.30);

Arabia Saudita-Corea del Sud (30/01, ore 17.00);

Bahrain-Giappone (31/01, ore 12.30);

Iran-Siria (31/01, ore 17.00).

Coppa d’Asia, dalla fase a gironi agli ottavi: quante sorprese in questa edizione

Il Tagikistan di Petar Šegrt agli ottavi da esordiente nella competizione

Partiamo dalla sorpresa, forse la più incredibile di questa edizione, il Tagikistan: i Leoni Persiani all’esordio assoluto in Coppa d’Asia hanno conquistato una storica qualificazione agli ottavi di finale. Guidati da Petar Šegrt, tecnico 57enne croato diventato Ct del Tagikistan due anni fa, il 27 gennaio 2022, dopo aver girato il mondo in lungo e largo: in carriera ha allenato diversi club in Austria e in Indonesia, per poi diventare Ct della Georgia, Afghanistan e delle Maldive.

Dopo aver ammirato l’evoluzione dell’interessante progetto calcistico del Kazakistan ancora in corsa per un posto ad Euro 2024, l’Asia Centrale sta emergendo nel panorama calcistico anche grazie ai recenti risultati proprio di Tagikistan e della più affermata Uzbekistan. Conosciuta dai romani con il nome di Transoxiana, la regione dell’Asia Centrale chiamata attualmente anche con il nome di Turkestan Occidentale, è un’area estesa composta da 5 paesi: Tagikistan, Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan e Turkmenistan. Recentemente la regione è stata oggetto centrale del piano strategico e di sviluppo cinese, chiamato nuova via della seta, che ha come obiettivo quello di creare ed implementare infrastrutture di trasporto e logistica che colleghino Asia, Europa e Africa. Una parte di mondo strategica da un punto di visto logistico e chissà che questo stesso lembo di terra possa un giorno affermarsi anche da un punto di vista sportivo, ponendosi come ulteriore ponte di ispirazione che collega Asia e Europa.

Di certo come esordiente assoluto considerando che il Tagikistan ai sorteggi dei gruppi era collocata nell’urna più bassa, la quarta poiché 109esima nel raking FIFA, la nazionale tagika non poteva chiedere avvio migliore. Secondo posto nel girone A alle spalle dei padroni di casa del Qatar, arrivando però davanti a Cina e Libano principali indiziate ad inizio competizione per la conquista del secondo posto nel raggruppamento.

Dopo la bella soddisfazione del secondo posto nel girone, conquistato grazie alla vittoria in rimonta per 2-1 contro il Libano nell’ultima gara del raggruppamento (grazie alle reti di Umarbaev e Khanrokulov nel finale), la banda di Petar Šegrt dovrà affrontare agli ottavi gli Emirati Arabi, arrivati secondi nel girone C alle spalle dell’Iran

Nel buio c’è sempre uno spiraglio di luce: il miracolo sportivo di Siria e Palestina

Tra gioie e dolore: l’orgoglio della Palestina

La Coppa d’Asia sa regalare anche delle belle storie che vanno aldilà del semplice rettangolo da gioco. Sì perché in gara non ci sono solo le perle del continente come Giappone, Qatar, Corea del Sud e Arabia Saudita, ma anche delle nazioni che sognano e cercano di regalarsi delle piccole emozioni con il calcio, dopo anni di incessanti conflitti. Ne sono un esempio la Siria e la Palestina, entrambe qualificate agli ottavi piazzandosi tra le miglior terze della competizione.

I calciatori palestinesi che giocano nel campionato della Cisgiordania, mangiano e dormono insieme da ormai tre mesi: pochi giorni dopo quel terribile 7 ottobre 2023, data esatta in cui Hamas ha attaccato Israele scatenando la conseguente controffensiva. I calciatori hanno abbandonato la Striscia di Gaza senza più fare rientro, giocando due gare di qualificazione alla Coppa del Mondo contro Kuwait e Australia. Costretti a vivere e a rimanere lontano da casa, dai propri affetti, evitando di rimanere intrappolati in quel scenario surreale e infernale, la Palestina ha strappato il pass per gli ottavi di finale della competizione per la prima volta alla terza apparizione.

Per gli uomini di Makram Daboub, è stata decisiva la vittoria per 3-0 contro Hong Kong, e adesso la Palestina, non vuole affatto fermarsi. “Vogliamo ottenere ciò che la nostra gente merita. Volevamo trasmettere al mondo il messaggio che abbiamo anche noi il diritto di partecipare a tutti i principali tornei di calcio. Meritiamo di essere qui”, le parole del capitano Musab Al-Battat.

Le lacrime di Mohammed Saleh invece, nato a Gaza, uno dei pochi che si è potuto muovere solamente perché è tesserato con un club egiziano: l’immagine che disegna alla perfezione questo mix di emozione tra l’aver scritto una pagina importante da un punto di vista calcio per la proprio nazionale, ma di disperazione e rabbia per quello che sta avvenendo nella propria terra ormai da mesi, anni. Giocare con il dolore e per il ricordo di chi adesso non c’è più, come Mahomoud Wadi, che prima della gara di esordio contro l’Iran, ha raccontato: “I miei cugini sono stati uccisi oggi, 30 minuti fa”.

La Siria di Hector Cuper

Un altro bel fiore che è nato nel bel mezzo del deserto di Doha, è sicuramente la Siria di Hector Cuper, che vive da anni scenari di conflitti molto simili a quelli descritti precedentemente. Nell’intervista post partita della gara vinta per 1-0 contro l’India che ha regalato alla Siria la prima storica qualificazione agli ottavi di finale, con il ct Hector Cuper, l’interprete e il giornalista di BeIn Sports, non sono riusciti a trattenere l’emozione e si sono abbracciati piangendo. Un gesto che va oltre il risultato sportivo in sé, un abbraccio e un pianto liberatorio di chi per anni ha vissuto sulla propria pelle episodi terribili, di un popolo martoriato dalla complicata situazione sociopolitica.

L’ennesimo grande risultato ottenuto in carriera dall’ex tecnico argentino di Inter e Parma, Hector Cuper: nel 2019, da allenatore dell’Uzbekistan, era riuscito nella stessa impresa, superando il girone per poi essere eliminato dall’Australia ai calci di rigore.

Impressionano anche Uzbekistan, Iraq e Bahrain

L’Uzbekistan sempre più una solida realtà in Asia

Agli ottavi di finale troveremo altre tre nazionali che partivano con un potenziale interessante ma che hanno di gran lunga superato le aspettative. L’Uzbekistan conferma il trend di crescita del calcio in Asia Centrale. Pareggio contro l’Australia e secondo posto nel girone B con l’obiettivo quarti di finale per la banda di Srecko Katanec visto che agli ottavi se la vedranno con la Thailandia.

Bahrain che sorpresa!

Alquanto sorprendente invece, il primo posto nel girone E del Bahrain: primato con 6 punti davanti a Corea del Sud e Giordania. La squadra allenata da Juan Antonio Pizzi sarà chiamata all’impresa agli ottavi contro il Giappone, una tra le principali favorite per la vittoria finale.

L’Iraq sogna trascinato dal suo bomber: Ayman Hussein

A proposito di Giappone, chiudiamo questo mini viaggio nel continente asiatico proprio con chi ha battuto il Giappone, l’Iraq: primo posto a punteggio pieno nel girone D. Chi però sta trascinando a suon di gol i Leoni della Mesopotamia, è Ayman Hussein.

Attuale capocannoniere della Coppa d’Asia, l’attaccante che milita in patria con l’Al-Quwa, è andato in gol in tutte e tre le gare del raggruppamento, realizzando due doppiette decisive contro Giappone e Vietnam.

 

 

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Fonte foto: Account Instagram Asian Cup 2023

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