Critiche sul mercato rispedite al mittente: come i nuovi arrivi hanno impattato sul Milan

Pulisic

Alle ore 20 in punto del 1 settembre le penne più importanti del giornalismo e i maggiori opinionisti, insieme ai tifosi, hanno iniziato a inveire verso le scelte di mercato del Milan. Gerry Cardinale e il Presidente Paolo Scaroni hanno deciso di silurare Maldini e Massara, affidandosi al famoso algoritmo ‘Moneyball‘. A Milano, sponda rossonera, sono piovute forti critiche al calciomercato, evidenziando una rosa incompleta e con nomi poco altisonanti. Ma siamo realmente sicuri che i nuovi innesti non abbiano in realtà spostato tanto dell’attuale stagione?

Sono stati spesi poco meno di 105 milioni di euro nella sessione estiva, a fronte di 9 nuovi arrivati di cui due a titolo gratuito. La sessione invernale, invece, ha visto rientrare Gabbia anticipatamente dal prestito al Villareal, per ovviare all’emergenza difensiva, e l’acquisto di Terracciano dal Verona per 4,5 milioni di euro. Mercato che, parzialmente, è stato finanziato dalla pesante e sofferta cessione di Sandro Tonali al Newcastle per 64 milioni. L’impatto dei nuovi innesti sta decidendo di fatto le sorti della stagione in corso.

Ruben Loftus-Cheek, Milan
Milan, Loftus-Cheek esulta dopo il gol del momentaneo 2-1 sul Bologna (X Europa League) direttacalciomercato.com

Milan: metà dei gol sono arrivati dai nuovi acquisti

Sappiamo bene che i numeri, se presi in maniera statica, ci raccontano poco. Bisogna interpretarli e calarli in un contesto. Più della metà dei gol totali del Milan in questa stagione (77) sono stati realizzati dai nuovi acquisti. Spicca su tutti Christian Pulišić che con i suoi 12 gol (senza rigori) e 8 assist -miglior stagione in termini realizzativi- ha partecipato a quasi il 16% del bottino. Il secondo in questa speciale classifica è Ruben Loftus-Cheek (circa il 12%) con 9 gol e 2 assist, subito dopo c’è Luka Jović che, con un impiego pari 1 gol ogni 121 minuti, realizza il 10,4% del fatturato globale. Più staccato arriva un’altra ‘supersub‘ di Pioli, Noah Okafor con 5 gol -di cui alcuni da un peso specifico immenso- spalmati su 773 minuti (1 gol ogni 155 minuti). Numeri incoraggianti anche per Tijjani Reijnders che, nonostante al suo arrivo in rossonero sperasse di giocare in un centrocampo a 3, sta disputando una buona stagione sotto l’aspetto realizzativo, siglando 3 gol e 3 assist da mediano.

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I due flop di mercato

I dati ovviamente non ci mostrano solo gli aspetti positivi. Dagli stessi troviamo una conferme analitiche alle nostre sensazioni e percezioni. Samuel Chukwueze e Yunus Musah sono un po’ i flop del mercato. Il centrocampista ex Valencia ha giocato, oltre che in tutte le posizioni, tanto e con continuità nella primissima parte della stagione. Stefano Pioli sembrava aver trovato quel tipo di centrocampista muscolare box to box da affiancare a Reijnders e Loftus-Cheek. Musah subisce un infortunio ad inizio dicembre. Da lì in poi ha raccolto solo 162 minuti nelle ultime 11 gare di Serie A. Il suo score è ancora fermo a 0 gol e 1 assist. Per quanto riguarda l’ex Villareal, il discorso sembra essere addirittura più pesante. In un mare di gare giocate senza il piglio giusto, Chukwueze ha dato dimostrazioni di soli piccoli, singolari e sporadici sprazzi del giocatore visto in Spagna. Un rendimento da contagocce. Si è accesso nelle ultime due partite del girone di Champions League con due gol, regalando le ultime speranze al popolo rossonero, poi di nuovo il nulla. Nell’ultimissima gara contro il Verona è andato in gol segnando il gol dell’1-3. Il perché sembri un lontano parente del Chukwueze di Villareal resterà un enorme mistero.

 

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Fonte foto: X Milan 

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