Reduce da una stagione da capogiro, il Monza di Raffaele Palladino sogna in grande. La recente scomparsa del Presidente Berlusconi, ancora fresca e dolorosa nella mente di milanisti e brianzoli, può dare quel quid in più necessario per l’imminente stagione.
L’inizio
L’allora Monza di Giovanni Stroppa inizia il primo campionato di Serie A nella storia della Brianza col piede più sbagliato possibile: 5 sconfitte nelle prime 5 con Torino, Napoli, Udinese, Roma e Atalanta, dovendo aspettare fino all’11 settembre 2022 per il primo storico punto nella massima serie, a Via del Mare di Lecce. Dopo la trasferta in Salento la dirigenza del Monza decide di esonerare Giovanni Stroppa, protagonista della promozione in A. Galliani e compagni decidono di promuovere Raffaele Palladino dalla primavera.
Raffaele Palladino e la cavalcata
La prima partita con la nuova guida tecnica sarà contro la Juventus all’U-Power Stadium, con i bianconeri che arrivano da un pareggio pieno di polemiche contro la Salernitana e una bruciante sconfitta in casa contro il Benfica. Sul finire del primo tempo Di Maria cade nella trappola di Armando Izzo e si fa espellere, rifilando una gomitata all’altezza del petto del difensore campano. Nel secondo tempo la Juve sembra non averne e al 74esimo Ciurria pesca Gytkjaer per il vantaggio brianzolo, facendo esplodere la gioia dei tifosi di casa. La Juve non riesce a reagire e al triplice fischio il Monza vince la sua prima partita della storia in Seria A. Palladino da quell’1-0 contro i bianconeri non si ferma più: due vittorie di fila con Spezia e Sampdoria, fondamentali per la salvezza, inciampa con l’Empoli fuori casa, ma vince contro Verona e Salernitana.
Il girone di ritorno
A Gennaio i brianzoli prima pareggiano in casa contro l’Inter grazie all’autogol al 92esimo di Dumfries e, a distanza di 22 giorni fanno ancora bottino pieno contro la Juventus di Max Allegri, sta volta all’Allianz Stadium, chiudendo la pratica nel primo tempo per 0-2. Con un 3-4-2-1 sempre più consolidato, di gamba e dinamico, con dei treni come Ciurria e Carlos Augusto sulle fasce, tra Febbraio e Maggio, in 18 partite, il Monza fa un girone di ritorno con 7 vittorie, di cui una in casa contro l’Inter per 1-0, una vittoria per 3-2 sulla Fiorentina e, in ultimo, una vittoria contro il Napoli campione d’Italia per 0-2 al Maradona, 6 pareggi e 5 sconfitte. La banda di Palladino, complice le ultime due sconfitte con Lecce e Atalanta, chiude il campionato all’11esimo posto, dietro Toro, Bologna e Fiorentina, a quota 52pt, a -10 dalla zona Europa.
Il Monza riuscirà a prevalere sulle altre contendenti storiche, come appunto Torino, Bologna e Fiorentina, per ripetere una sorta di modello Atalanta?