Il commissario tecnico della nazionale italiana Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport nel post-partita di Ucraina-Italia.
Le parole di Spalletti
“È chiaro che per il recente passato e l’importanza del risultato per il nostro calcio la partita era carica di tensione, come anche altre. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, poi è immancabile che nell’ultimo quarto d’ora tu debba soffrire, agli altri si raddoppiano le forze, è una cosa fisiologica. Avevano anche la spinta del loro Paese. È venuta fuori una partita sporca ma abbiamo mantenuto l’equilibrio fino alla fine”.
Cosa c’è dietro l’abbraccio con Di Lorenzo?
“Con lui ho passato momenti indimenticabili, per me rappresenta tutta la città di Napoli. Abbiamo vissuto l’amore e la passione che ci è stata donata dalla città lo scorso anno. Poi ho festeggiato anche con tutti gli altri. I dieci che avevano vinto l’Europeo dovevano dimostrare che non era stato un caso, i nuovi dovevano avere la possibilità di provare a vincere il titolo. C’era tanta roba per disputare una partita corretta. Nel primo tempo meritavamo di passare in vantaggio”.
Perché le scelte di Buongiorno e Scamacca a inizio secondo tempo?
“Volevo tenermi le due punte fisiche nel caso in cui avessimo dovuto forzare la partita, in modo da avere forza fisica. Con Raspadori la squadra relaziona meglio come gioco di collettivo, poi dopo il primo tempo dovevo fare quella sostituzione. Buongiorno è un grandissimo difensore. La prima volta non l’ho convocato perché era infortunato, ma stasera, soprattutto dopo l’ammonizione ha dimostrato di essere un grandissimo difensore. In gare come quella di stasera si vede quanto vuoi diventare un calciatore mitico”.
I prossimi mesi basteranno per portare l’Italia al livello delle migliori Nazionali?
“Siamo partiti in apnea, molto, poi abbiamo iniziato a creare un telaio bello solido. C’è stato il calcioscommesse che ha turbato il gruppo due volte, abbiamo trovato una grande Ucraina. Le difficoltà le abbiamo avute e superate, ora ci possiamo divertire, avremo tempo per creare la Nazionale, avrò più conoscenze anche io. Creeremo un’organizzazione in accordo con il presidente Gravina, per unificare il momento di quando li mando via e di quando li ritrovo”, ha continuato Spalletti.
In conclusione ecco come Spalletti ha celebrato la qualificazione agli Europei con il resto del gruppo:
“Non ho preso nessun momento. Non ho difficoltà perché le conosco benissimo queste situazioni, ci sono nato e cresciuto, sviluppando la mia professione e il mio ruolo. Sono andato dentro a salutare quelli che erano già entrati e tutti i miei collaboratori, presidente e tutto l’entourage della Federazione. Eravamo tutti molto attaccati a questo risultato, abbiamo trovato quel momento per dirci bravi”.
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Fonte foto: X Azzurri