Italia-Spalletti, è finita? Il CT verso le dimissioni: ecco quando potrebbero arrivare

Salvo sorprese, Spalletti non sarà più il commissario tecnico dell’Italia. L’allenatore dovrebbe presentare le proprie dimissioni nella giornata di domani.

L’avventura di Luciano Spalletti come commissario tecnico dell’Italia potrebbe essere giunta al termine. Infatti, secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, Fabrizio Romano e Matteo Moretto, il commissario tecnico avrebbe praticamente deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Le dimissioni dovrebbero arrivare già nella giornata di domani. Il favorito per sostituire l’allenatore toscano sarebbe Stefano Pioli, che fino ai primi di luglio, per motivi fiscali, sarà bloccato in Arabia Saudita. In lista, però, ci sono anche i profili di Claudio Ranieri e Daniele De Rossi.

L’Italia sprofonda in Norvegia: le parole di Spalletti

Cosa succede a questa Nazionale? Un tiro in porta al 92esimo…
“Bisogna andare ad analizzare i fatti accaduti. Siamo stati poco determinati a fare le cose, un po’ leggeri. Sul primo gol abbiamo perso la palla sul cambio di gioco mentre c’era la possibilità di fare altri due passaggi vicini e poi hanno trovato degli spazi. Si poteva fare di più a livello difensivo, individualmente. Abbiamo perso tante palle sulla trequarti, dovevamo arrivare di più sui quinti e invece ci siamo affollati troppo al centro. A livello individuale difensivo in tutti e tre i gol dobbiamo essere più determinati, più cattivi. Perché poi ci sono stati contro-attacchi, ma non siamo mai stati in inferiorità numerica. Anche sul terzo gol dopo la palla persa da Tonali con la linea difensiva eravamo abbastanza bassi, li abbiamo affrontati con gli uomini sbagliati e nei modi sbagliati. Si fanno delle letture sbagliate e ci sono atteggiamenti che devono essere più carichi di muscoli, di determinazione. Siamo stati sotto livello. Poi noi abbiamo bisogno di avere un po’ di entusiasmo, di livello individuale. Dobbiamo mettere qualcosa di più, altrimenti qualcosa bisogna cambiare. Ritengo questo gruppo importante, il migliore che oggi ho a disposizione. Noi bisogna far meglio ma il gruppo lo difendo. Dirò qualcosa a coloro che non riescono ad arrivare al loro meglio”.

”Non mi sento abbandonato”

Veniamo da giorni di polemiche e giocatori che hanno lasciato il ritiro. Poi oggi la Lega Calcio ha scelto di presentare il calendario del nuovo campionato a due ore da questa gara decisiva. E’ una Nazionale abbandonata? Lei si sente un po’ solo?
“Polemiche poche… Non mi sento abbandonato e anche se fossi solo sono il responsabile di questa cosa qui. Non c’è nessuna compassione da fare a nessuno, ciò che mi dà più fastidio è quando qualcuno mi fa capire di voler venire in mio soccorso perché da solo per lui non ce la faccio. Questo mi manda in bestia. Sono passato da duemila situazioni e ci sono cose ancora più importanti accadute in passato. Quando si sceglie di diventare il CT sei il responsabile, io sono il responsabile e ciò che portiamo in campo è responsabilità mia. Da qui in avanti c’è bisogno che cambi anche qualcosa io, perché proteggo e dico ma poi ci vuole anche il giusto atteggiamento. Se la squadra mostra poca qualità io sono un allenatore con poca qualità. Al primo contro-movimento li abbiamo lasciati andare…”

Ha detto che parlerà con Gravina. In riferimento a cosa?
“Sì, in riferimento alle scelte dal punto di vista tecnico. Lui mi ha dato la possibilità di essere CT e lo ringrazierò sempre, poi lui può fare ciò che gli pare. Ora devo pensare a questa partita e poi parlerò con Gravina”.

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