Juventus, Conte “I matrimoni si fanno in due”

Le voci di un possibile ritorno di Conte alla Juventus risuonano nella teste e nelle orecchie di tutti dal 2014, anno in cui il tecnico salentino abbandona la corte bianconera. La Juventus, prima di virare sull’Allegri-bis, strizzava l’occhio al suo beneamato ex capitano. Dopo il primo anno fallimentare di Allegri, i tifosi bianconeri iniziavano ad urlare a gran voce il ritorno di Conte. Da quel momento, a cadenza più o meno semestrale, il nome dell’ex tecnico di Chelsea, Inter e Tottenham ha iniziato ad essere insistente.

De Laurentiis ci aveva fatto un pensiero per il suo Napoli, e nulla toglie che ci stia pensando ancora nonostante l’ufficialità di Walter Mazzarri. Il mancato colpo partenopeo rende il nome di Antonio Conte più vivo che mai per l’ambiente bianconero, nauseabondo dell’operato di Massimiliano Allegri e voglioso di cambiare.

Lo stesso Antonio Conte ha più volte ribadito: I matrimoni si fanno sempre in due, puoi sempre sognare e sperare di sposarti un’altra volta. L’importante è che ci sia condivisione di pensiero.

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Gli anni di Conte alla Juventus

Il periodo pre-Conte

Antonio Conte per la Juventus vuol dire ripartenza. Dopo l’anno di purgatorio in Serie B per lo scandalo calciopoli, Claudio Ranieri fece dei risultati incoraggianti con un terzo e un secondo posto nel biennio 2007-2009. Qualcosa si ruppe e l’attuale tecnico del Cagliari fu esonerato. Al suo posto fu promosso un giovanissimo Ciro Ferrara, ma la sua avventura terminò dopo poco meno di anno lasciando il posto ad Alberto Zaccheroni. La stagione si concluderà con il primo dei due settimi posti consecutivi. La società virò su Luigi Delneri, forte del rapporto con l’allora DS Giuseppe Marotta, ex allenatore della Sampdoria. L’ex tecnico blucerchiato non riuscì a fare meglio dei suoi predecessori, posizionandosi al settimo posto in Serie A, e la dirigenza bianconera lo solleva dall’incarico in favore di un Antonio Conte reduce dalla promozione con il Siena.

Il triennio vincente ma ‘limitato’ di Antonio Conte

Sulla spinta dell’entusiasmo generale portato dall’inaugurazione dello Juventus Stadium, la nuova casa dei bianconeri, Antonio Conte dimostra subito la propria attitudine e il proprio potenziale. Dopo il pareggio esterno con l’Udinese all’esordio, la Juventus schianta il Parma alla prima gara ufficiale allo Stadium per 4-1 dando il via ad un cammino storico. La Juventus torna sul tetto d’Italia dopo lo scandalo calciopoli chiudendo la stagione da imbattuta con una sola grande macchia, di colore azzurro per la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Napoli. I successivi anni di Conte sono stati goduria pura per i tifosi bianconeri, seppur limitata ai confini casalinghi. L’allenatore salentino vince due supercoppe italiane e altri due scudetti, di cui uno infrangendo ogni record chiudendo il campionato a quota 102 pt.

Il famoso ristorante da 100 euro

Una goduria limitata, appunto, dalle scarse prestazioni in Europa. Dopo la sconfitta ai quarti di finale con il Bayern Monaco del 2013, nella stagione successiva la Juventus si scoglie sotto la neve turca di Istanbul ed esce ai gironi di Champions League.

Antonio Conte dirà che con 10 euro non puoi mangiare in un ristorante da 100 euro, alludendo all’immenso gap tra le big italiane e le altre big europee.

Il post Conte: il primo ciclo di Allegri

Dopo l’addio di Antonio Conte dopo un paio di giorni dall’inizio del ritiro, la dirigenza vira sull’esperienza casalinga ed europea di Massimiliano Allegri. Arrivato in mezzo a feroci proteste, il tecnico toscano apre uno dei cicli più gloriosi della storia juventina con 5 scudetti, 4 coppe Italia e due supercoppe italiane, arrivando anche in finale di Champions League due volte in quattro anni.

 

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Fonte foto: X Imago

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