Juventus, il 3-5-2 di Max Allegri: novità e possibili sviluppi

Tre le tante voci critiche contro Max Allegri ce n’è una fuori dal coro. La narrativa attorno al tecnico livornese e la sua ‘scarsità’ di impegno tattico è alimentata da un filone di calciofili che si fa rubare l’occhio dalla magnificenza degli schemi di Guardiola e De Zerbi, peccando di ampiezza di vedute che si risolvono in un’analisi superflua. Il Critico calcistico, un ‘content creator‘ che bazzica tra TikTok e YouTube, è la vera prima voce fuori dal coro che ha portato all’interesse dei tifosi italiani le novità tattiche di mister Allegri, sottolineando il cambio di passo dell’allenatore bianconero al terzo anno del suo secondo mandato sotto la Mole.

Juventus, i bianconeri sono da scudetto?

Le novità tattiche della Juventus

L’avvio di stagione

Come affrontato nell’articolo di cui sopra, la Juventus si è presentata ai nastri di partenza della nuova Serie A 2023/24 con uno schema già definito: il 3-5-2. Dalla prima partita al ‘Bluenergy Stadium’ (ex Dacia Arena) contro l’Udinese, i bianconeri hanno subito mostrato alcune novità come il pressing alto in funzione di un recupero palla rapido, portando addirittura le mezze ali in pressione sui braccetti della difesa a 3 friulana, isolando Chiesa e Vlahović al centro.

Dalla seconda giornata i bianconeri hanno mostrato sempre meno di quel pressing forsennato visto ad Udine, dimostrando di non essere ancora una squadra pronta per fare dell’alta pressione un’arma per tutti i 90 min. La vecchia signora ha dato solamente qualche sprazzo qua e là nelle successive partite, concentrandosi maggiormente sulla solidità difensiva e nel mantenere la squadra corta con le linee molto strette. Questo fino alla gara di Torino contro l’Inter di Simone Inzaghi.

La novità tattica contro l’Inter

Nel derby d’Italia contro i nerazzurri, Max Allegri ha adottato dei movimenti diversi. Federico Chiesa, dai microfoni della Nazionale, ha sottolineato indirettamente la propria frustrazione nel giocare lontano dalla banda laterale del campo. Dall’altra parte Dusan Vlahović chiedeva a gran voce maggior spazio in area di rigore. Contro l’Inter si è assistito proprio alle risposte positive dei quesiti posti dal numero 7 e dal numero 9. L’azione del gol del vantaggio bianconero evidenzia proprio questo: Chiesa parte dall’esterno e viene verso il campo per servire il movimento di Vlahović in area che apre il piattone e infila l’1-0. Per il resto della partita McKennie ha rubato l’occhio dei più curiosi in un’insolita posizione avanzata, quasi sulla linea di Chiesa, nel pressing su Acerbi.

Il jolly Cambiaso e la duttilità di McKennie

La Juventus in fase di possesso si posiziona 4-3-3: Gatti si allarga verso l’out destro del campo, Kostić si abbassa sulla linea dei difensori, Cambiaso stringe verso l’interno del campo a formare un centrocampo a 3 con Nicolussi Caviglia e Rabiot e, infine, McKennie si alza sulla linea degli attaccanti. Questo ha permesso di lasciare a Bremer e Gatti il duello individuale con la coppia nerazzurra Lautaro-Thuram e di attaccare la linea difensiva a 3 dell’Inter uomo su uomo con Chiesa, Vlahovic e McKennie.

I possibili sviluppi offensivi: Yildiz

Difficile immaginare che la Juventus possa scendere in campo con un vero 4-3-3, anche perché i bianconeri in fase di non possesso continuano a difendere 5-3-2 abbassando il raggio d’azione dei quinti di centrocampo Kostić e Cambiaso. Un’idea che può stuzzicare i tifosi bianconeri può portare la firma di Kenan Yildiz, che ha i fari di Max Allegri puntati addosso. Il giovane turco può prendere il posto di McKennie in posizione di mezz’ala nella fase di non possesso, per poi alzarsi sulla linea degli attaccanti e puntare l’uomo, coperto alle spalle dal movimento fondamentale di Cambiaso. Questo risolverebbe i problemi della ‘monogiocata’ juventina, ossia del continuo sfogo sulla fascia laterale sinistra presieduta da Federico Chiesa. I bianconeri non attaccano quasi mai dal lato destro, complici le caratteristiche offensive di McKennie non propriamente votate al dribbling.

I possibili sviluppi difensivi: il dilemma Gatti/Danilo

Interessante vedere come si comporterà Allegri con il rientro di Danilo, sicuramente più incline a fare il ruolo di terzino destro in fase di possesso rispetto a Gatti. Ma, ad oggi, il pensiero di ‘panchinare’ l’ex difensore del Frosinone è da arresti domiciliari. Un possibile impiego sulla sinistra accanto a Bremer è complicato, date le defezioni di Gatti a giocare con il piede debole. La soluzione sembrerebbe formarsi nel confermare capitan Danilo sulla sinistra accanto a Bremer e lasciare a Gatti la licenza di sfogare le proprie sgaloppate sulla destra.

Questo spiegherebbe anche il perché di Alex Sandro IN – Iling Jr OUT. Il brasiliano, dopo il rientro dall’infortunio, ha dato il cambio a Kostić proprio nella gara contro l’Inter. L’ex Porto è sicuramente più adatto a giocare qualche metro più indietro come terzino del 4-3-3 in fase di possesso rispetto a Iling Jr. che, al contrario, è nella propria ‘confrot zone‘ nel giocare qualche metro più avanti.

Max Allegri premiato come allenatore del mese di Novembre

Max Allegri, proprio nelle ultime ore, è stato premiato come allenatore del mese di Novembre dalla Lega Serie A. Il tecnico livornese ‘batte’ Simone Inzaghi tra tutti, grazie alle vittorie contro Fiorentina e Cagliari prima di chiudere con il pareggio interno con l’Inter.

 

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Fonte foto: X Juventus 

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