Con la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta tre giorni dopo aver raggiunto la qualificazione matematica in Champions League, la Juventus chiude ufficialmente la propria stagione. Le ultime due gare di campionato, contro Bologna e Monza, importano e servono a poco. E’ il momento di stilare il bilancio della stagione 2023/24 della Juventus.
Come ribadito dall’attuale, e molto probabilmente ancora per poco, tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri, gli obiettivi posti dalla società ad inizio stagione sono stati raggiunti. Anzi, forse anche superati grazie alla conquista della Coppa Italia. Ad agosto probabilmente ogni tifoso juventino avrebbe firmato con il sangue per arrivare a metà maggio in questa situazione. La Juventus tornerà ad ascoltare l’inno della Champions League dopo un anno e, in più, torna a vincere un titolo dopo tre anni di digiuno. Ma la forte flessione di febbraio sembra non essere digeribile alla più larga platea dei tifosi della Vecchia Signora.

Juventus, il triste e controverso bilancio di fine stagione
La Serie A
Tracciare una riga tra la tabella dei pro e quella dei contro di questa stagione 2023/24 della Juventus non è semplice. Una grandissima e eroica prima parte di stagione, dove lo spirito combattivo della Juventus sembrava essere tornato. I bianconeri hanno messo tanto in difficoltà l’Inter nel duello a distanza, macinando punti su punti senza perderne per strada. Valutazione da 9 in pagella fino alla fine del girone d’andata e nel primo mese della seconda parte. Con l’avvento del nuovo anno, la squadra di Massimiliano Allegri sembrava aver trovato anche nuova linfa e nuovi spunti offensivi, come dimostrato dai 18 gol nelle prime 5 partite del 2024. Sembrava essere arrivata l’arma in più per battere gli acerrimi rivali dell’Inter ma, proprio come neve al sole, la Juventus si scioglie nel momento decisivo. Con una gara in più ad una giornata dal famigerato scontro diretto, i bianconeri si arrestano incredibilmente in casa con l’Empoli. Poi la sconfitta contro l’Inter nel derby d’Italia scivolando a -4 con una partita in più, l’incredibile caduta in casa per 0-1 contro l’Udinese. Da quel pareggio contro l’Empoli, la Juventus raccoglierà 15 punti nelle successive 15 gare di Serie A: 9 pareggi, 4 sconfitte e 2 vittorie. Un ruolino di marcia da lotta alla salvezza, da decimo posto nel girone di ritorno, da squadra irriconoscibile.
La Coppa Italia
La Juventus ingloba gli ottavi e i quarti di Coppa Italia in quel prolifico gennaio, riesce ad avere un moto d’orgoglio nella semifinale d’andata contro la Lazio e, infine, riesce ad accedere alla finalissima nonostante la sconfitta dell’Olimpico al ritorno. Nella gara secca della finale contro l’Atalanta, la Juventus di Allegri ha il merito di sbloccarla subito con Vlahović e di tenere la gara per i restanti 85 minuti. I bianconeri chiudono, quindi, la stagione 2023/24 con una Coppa Italia in bacheca e una qualificazione in Champions League. Per l’organico della squadra e per il vantaggio di non disputare le Coppe, forse ci si poteva aspettare sicuramente di più; soprattutto per quanto bene fatto vedere nella prima parte della stagione. Forse l’Inter è troppo forte per tutte, ma sicuramente la distanza tra i bianconeri e i nerazzurri non è di 25 punti (and counting).
Da chi e da cosa ripartire per la prossima stagione
Senza ombra di dubbio la Juventus dovrà ripartire da un nuovo progetto tecnico. Non da un semplice nome sulla panchina, ma da un progetto serio e strutturato. L’Allegri-bis è stato assolutamente fallimentare. Dal ritorno in panchina dell’allenatore livornese, la Juventus ha vinto un solo titolo in tre anni, finendo sempre lontanissima dai campioni d’Italia e senza mai lottare concretamente per lo Scudetto. L’addio di Allegri sembra ormai imminente e il nome di Thiago Motta è quello più chiacchierato. Sicuramente l’attuale tecnico del Bologna potrebbe portare freschezza, idee e entusiasmo, ma occhio a credere che cambiare sia sempre sinonimo di miglioramento. Il tecnico italo-brasiliano avrà, eventualmente, un bel da farsi. L’obiettivo non potrà sicuramente essere quello di tornare a vincere tutto, almeno per il primo anno. La società Juventus sembra aver bisogno di sedersi, tranquillizzarsi e di ripartire con calma. Basta minestre riscaldate, basta istant team di figurine ultratrentenni, basta questa confusione nella gestione. Adesso Giuntoli e il suo staff, oltre ovviamente ai nuovi vertici societari, hanno l’occasione per mettere il primo e vero mattoncino per la Juventus del futuro. Una Juventus di nuovo vincente, arcigna, rognosa, operaia, fedele a quel ‘Fino alla fine’, ma anche e soprattutto al passo con l’evoluzione del calcio moderno. Tutto questo può e dev’essere coadiuvato da quelle poche certezze raggiunte in questa stagione: il bomber Vlahović, il talento generazionale di Yildiz, il muro Bremer, il capitano Danilo, la scoperta Cambiaso.
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Fonte foto: X Juventus