Tira aria di rinnovamento in casa Lazio, che si prepara a salutare tanti giocatori che hanno tenuto in piedi il mondo biancoceleste negli ultimi anni. Addii dovuti a possibili malumori con la società che l’allenatore Igor Tudor sembrerebbe aver confermato. È arrivato, dunque, il momento di rifarsi il look per la Lazio e per questo è importante capire chi arriverà a sostituire i perni della squadra.
L’annuncio di un giocatore come Luis Alberto di voler risolvere il proprio contratto con la Lazio e non fare parte del progetto dell’anno prossimo, nel post della sfida con la Salernitana, ha certamente spiazzato i tifosi biancocelesti e non solo. L’addio di un giocatore del calibro dello spagnolo lascia un doppio vuoto, sia tecnico che umano, dovuto ai tanti anni a Roma (dal 2016) in cui si gradualmente imposto, diventando un punto fermo del centrocampo, nonostante in diverse sessioni di mercato si è parlato spesso che dovesse lasciare il club negli anni precedenti. L’apporto dato in questi anni non è stato indifferente e ha innalzato di tanto il tasso tecnico della squadra, permettendo alla stessa di raggiungere traguardi come le qualificazioni alle competizioni europee.
Altro addio, annunciato in modi diversi, è quello di Felipe Anderson, il quale lascia dopo la sua seconda esperienza nella Capitale. Il brasiliano sembrava pronto ad accettare l’offerta della Juventus, ma ha poi deciso di fare dietrofront e tornare in patria, destinazione Palmeiras. Va via, quindi, un giocatore di gamba, di tecnica certamente, che conosceva bene l’ambiente, ma che non ha voluto proseguire il rapporto con il club, sebbene abbia voluto ringraziare lo stesso, assicurando di aver dimostrato sempre la massima professionalità.
Una squadra a immagine e somiglianza di Tudor
Dopo due addii del genere, sperando che non ce ne siano altri, la dirigenza biancoceleste avrà l’oneroso compito di trovare il modo di non destabilizzare la squadra e l’ambiente e trovare i giusti sostituti, anche e soprattutto nell’ottica del 3-4-2-1 che l’allenatore Igor Tudor utilizzerà il prossimo anno. Tale modulo segna il ritorno alla difesa a tre che aveva caratterizzato il ciclo di Simone Inzaghi, per poi passare a quattro con Sarri. Trovare i giusti interpreti sarà fondamentale per dare all’allenatore tutte le carte per fare bene a partire dalla prossima stagione, dimenticando l’attuale e riprovare a centrare il secondo posto dello scorso anno.
Quali saranno le prossime mosse della Lazio?
Atteso che va capita ancora la situazione legata a Ciro Immobile, riguardante il fatto che possa essere o meno il centravanti titolare del prossimo anno, necessita un ragionamento oculato e non affrettato su come passare dal 4-3-3 al 3-4-2-1 sopracitato. Infatti, la squadra non è al momento pronta a un cambiamento così radicale e questo porterà la dirigenza a dover fare degli acquisti proprio in quest’ottica, dovendo fare una rivoluzione nella trequarti. È vero che la Lazio ha dei giocatori che possono giocare in quella zona di campo, come Kamada (sfruttato ben poco quest’anno proprio perché non trova una sua ragion d’essere nel centrocampo a tre) e Isaksen, il quale però non può essere considerato una certezza e ha tanto da lavorare per poter essere più raffinato e cinico (caratteristica che è mancata in questa stagione).
Per quanto concerne il centrocampo, c’è sicuramente sostanza con giocatori come Guendouzi, Cataldi e Rovella, ma servirà che arrivi dal mercato un giocatore che porti tecnica, ritmi di gioco, visione e un giocatore di forza, che abbia i centimetri per dominare nei duelli aerei, in cui la Lazio ha riscontrato delle difficoltà.
Questi sono alcuni dei punti che andranno analizzati e compresi per poter progettare il futuro dei biancocelesti, al fine, anche, di far dimenticare ai tifosi i motivi per cui Luis Alberto e Felipe Anderson lasceranno.
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Fonte foto: X Lazio