Lecce, il club condanna il gesto di D’Aversa: il comunicato

Il Lecce attraverso una nota ufficiale ha condannato l’episodio di oggi pomeriggio che ha visto come diretto interessato Roberto D’Aversa. Ricordiamo che al termine della sconfitta interna per 1-0 contro il Verona, il tecnico salentino si è reso protagonista in negativo dando una testata a Thomas Henry, attaccante dei gialloblù.

Testata di d’Aversa ad Henry, lo spiacevole evento di Lecce-Verona

Il comunicato del Lecce dopo l’episodio di oggi pomeriggio: ipotesi Semplici per la panchina

L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport”.

L’episodio di oggi pomeriggio aggrava ulteriormente la posizione di Roberto D’Aversa non propriamente salda visto la situazione in classifica dei giallorossi (attualmente a quota 25 punti, a più uno sulla zona retrocessione) e dato che il Lecce non vince da ben cinque partite (vittoria per 3-2 contro la Fiorentina lo scorso 2 febbraio).

Per questo motivo come riportato da Gianluca Di Marzio, il club salentino sta monitorando il nome di Leonardo Semplici come possibile sostituto di Roberto D’Aversa per questo finale di stagione.

Le dichiarazioni di Roberto D’Aversa nel post partita

C’è stato un finale concitato, già negli ultimi minuti di partita quando ci sono state delle provocazioni. Non volevo che i miei ragazzi prendessero delle squalifiche o simili, siamo venuti a contatto io e Henry: il gesto non è stato bello da vedere, ma la mia intenzione era di dividere gli altri. Ha continuato nelle provocazioni anche a partita finita“.

Ha avuto modo di parlare con Henry?

A fine partita ho salutato subito Marco Baroni, poi c’era un parapiglia e l’intenzione era quella. Con i dirigenti ci siamo parlati ed è finita lì. Non sono entrato in campo per dare una testata, sono andato a salutare Baroni e poi volevo evitare che i miei giocatori prendessero squalifica per la prossima. Poi lui si è avvicinato, l’intenzione mia non era di andare da Henry assolutamente. C’era Gendrey lì vicino, ancora prima Pongracic. Ripeto: gesto brutto da vedere, a prescindere da tutto“.

Cosa ha fatto precipitare la situazione?

Gesto premeditato? Assolutamente no, l’avrei detto. Ripeto: il gesto brutto è devo scusarmi, ma l’intenzione mia non era di andare da Henry. Volevo separare i giocatori, gli ultimi 7-8 minuti sono stati una provocazione continua. Che la mia intenzione era quella e il giocatore ha continuato a venire dalla mia parte. Volevo allontanare Gendrey, non fare un danno oltre la beffa della partita. Ripeto, con i dirigenti del Verona ho già parlato. Mi scuso per il gesto, non è bello da vedere: essendo un allenatore e padre di tre figli c’è da scusarsi“.

Henry le ha detto qualcosa?

Riguardando le immagini dicono una cosa, dico che sono la conseguenza di una serie di provocazioni a fine partita”.

 

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Fonte foto: account X US Lecce

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