Il Milan e Matija Popovic ora sono più lontani. Al contrario di quanto si pensasse ieri con il via libera di Giorgio Furlani e l’arrivo del talento serbo a Milano, un accordo tra le parti non è stato trovato, anzi, l’affare ora è a rischio ma non ancora del tutto tramontato.
Quello che pareva un trasferimento in fase di definizione, ora rischia di trasformarsi in un enorme caos. Come riportato nella giornata di ieri, gli agenti del classe 2006 sono sbarcati a Milano per discutere il passaggio a parametro zero di Popović dal Partizan Belgrado al Milan, tuttavia dal loro arrivo la trattativa ha incontrato solo ostacoli che al momento sembrano difficili da superare.
Un modus operandi non gradito al Milan
I dubbi del Milan sul tesseramento del serbo per una questione legata all’ultimo slot da extracomunitario sembravano risolti. L’ok dell’amministratore delegato Giorgio Furlani sembrava essere il presagio di una firma che sarebbe arrivata nel giro di poche ore, massimo qualche giorno. Eppure, qualcosa non è andato giù alla società rossonera, che ha dato una brusca frenata all’affare.
In particolare sono due gli ostacoli che al momento stanno impendo alla trattativa di andare avanti. Il primo è sicuramente il modus operandi dell’entourage del 18enne. Secondo quanto riportato da Matteo Moretto, il calciatore avrebbe deciso di sua spontanea volontà di presentarsi a Milano pur non avendo concordato nulla con il club di Via Aldo Rossi. Una forzatura che ha fatto storcere il naso ai rossoneri, frenati anche dalle commissioni chieste sul trasferimento dal team, considerate decisamente troppo alte.
Insomma, sono diversi i nodi da sciogliere. Matija Popović è arrivato nel capoluogo lombardo con un unico desiderio: firmare con il Milan. Arrivare a un accordo ad oggi è complicato, ma l’affare non è definitivamente saltato.
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