Napoli, le parole di Milinkovic-Savic: “A Conte non si può dire di no”

Napoli

Oggi in casa Napoli ha tenuto banco la conferenza stampa di presentazione di Vanja Milinkovic-Savic come nuovo giocatore azzurro. Di seguito, le sue prime parole con indosso la maglia dei neo-campioni d’Italia.

Vanja Milinkovic-Savic è pronto al grande salto. Dal Torino al Napoli: ogni sforzo è stato così ripagato. Con un’offerta pari a 21 milioni di euro recapitata a Urbano Cairo, che ha così lasciato partire il portierone serbo. Direzione Antonio Conte, per l’appunto. L’avventura del classe ’97 è già iniziata sul campo, ma la stampa ha potuto conoscerlo meglio solo oggi. E il serbo ha già dato ampio sfoggio delle sue qualità: freddezza, schiettezza, tanta voglia di fare. E parole che risuonano subito: le seguenti.

Napoli, le parole di Milinkovic-Savic

Sulla squadra e Conte:

Ho saputo da marzo del Napoli, ho avuto da lì questo forte desiderio di venire qua“. Conte mi ha chiesto di lavorare tanto, di altro ancora non siamo riusciti a parlare. Quando ti chiama un allenatore come Conte è difficilissimo dirgli di no“.

La concorrenza con Meret:

Per adesso non mi sento né il numero uno né il numero due. Sono venuto a lavorare e ad essere a disposizione, sarà Conte a decidere”.

E in caso di scudetto?

”Per vincere lo scudetto sono disposto a tagliare anche la barba”.

Sul numero di maglia:

“Perché il 32? Sono cresciuto con le immagini di Abbiati, lo seguivo e per questo motivo ho scelto questo numero. Era un portiere di alto livello, molto sottovalutato secondo me. Movenze tecniche simili? No, non lo direi”.

Ambizioni:

“Le mie ambizioni personali qui al Napoli? Guardare partita dopo partita e pensare a vincerle tutte. In tutta la mia carriera ho ragionato così: ci proverò anche qui. La Champions? È una novità e non vedo l’ora di far parte di una competizione di questo livello.”

Champions e scaramanzia:

”Quando giocavo contro il Napoli al Maradona era molto complesso per il tifo che fa il pubblico. Ad oggi che indosso questa maglia spero ci sostengano e ci diano una mano. Giochiamo per il pubblico, loro vengono per guardarci giocare. Non sono scaramantico per niente, entro in campo concentrato per fare il meglio possibile”.

 

 

 

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