Accordo trovato tra il Napoli e Walter Mazzarri. Secondo quando riportato da Matteo Moretto e Fabrizio Romano, nelle prossime ore l’accordo fino a giugno 2024 verrà formalizzato.
È fatta per il ritorno di Mazzarri: sarà il successore di Rudi Garcia al Napoli
Aurelio De Laurentiis nella mattinata di oggi, ha sciolto ogni dubbio sul futuro della panchina del Napoli: il dopo Rudi Garcia sarà Walter Mazzarri. Sorpassato nelle ultime ore Igor Tudor, con il tecnico ex Verona e Marsiglia che non ha accettato la proposta da “traghettatore” fino a fine stagione.
Walter Mazzarri dunque è sempre più vicino al ritorno sulla panchina del Napoli: accordo di 6 mesi senza opzioni per il futuro.
I numeri di Walter Mazzarri al Napoli
Walter Mazzarri ha già allenato il Napoli dal 2009 al 2013, periodo in cui il club partenopeo è tornato a vincere un trofeo dopo 22 anni, ovvero la Coppa Italia vinta nella stagione 2011-2012 battendo allo Stadio Olimpico di Roma la Juventus per 2-0, grazie alle reti di Cavani e Hamsik.
Tra le tante belle soddisfazioni di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli, c’è anche la vittoria contro la Juventus a Torino, 21 anni dopo l’ultima volta. 31 ottobre 2009 vittoria per 3-2 del Napoli a Torino grazie alla doppietta di Hamsik e il gol di Datolo.
Nella sua seconda stagione (2010/11) a Napoli, Mazzarri conquistò il terzo posto in Serie A, riportando gli azzurri in Champions League per la prima volta dopo l’era Maradona.
La parentesi Napoli per Walter Mazzarri nel complessivo fu più che positiva: nella prima stagione, subentrò a Roberto Donadoni all’ottava giornata prendendo il Napoli in 15^posizione con soli 7 punti e portandolo in 6^ posizione. Mazzarri nelle sue quattro stagioni con il Napoli, ha sempre conquistato un posto in Europa, due volte la Champions (nelle stagioni 2010/11 e 2012/13): prima del suo approdo all’Inter, nella sua ultima stagione al Napoli (2012/13) riuscì a centrare un secondo posto in campionato, con Cavani che vincerà la classifica capocannonieri con ben 29 gol. Ultimi risultati, di una lunga serie, che non si raggiungevano dai tempi di Maradona.
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Fonte foto: Imago
