Perché il Brest sta facendo così bene?

All’appello delle grandi sorprese di questa stagione spesso non viene inserito il Brest, solamente qualche voce flebile si è sbilanciata di fronte ad una compagine che al momento si trova terza in Ligue 1.

Il Brest da il 2019 ad oggi

Il Brest è risalito nella massima serie francese nella stagione 19/20 concludendo il campionato al 14° posto. Riconfermare le buone impressioni specialmente per una neopromossa è molto difficile, difatti i biancorossi hanno avuto molti intoppi nella stagione successiva: i Pirati sono arrivati quartultimi ad un punto dallo spareggio. Nelle ultime stagioni si sono confermati in pianta stabile nella massima serie del campionato francese. Quest’anno hanno deciso di alzare l’asticella confermando la tendenza e l’ascesa dei club bretoni come Rennes e Lorient, ormai diventate big del calcio franfese. Nelle prime 11 giornate il Brest aveva totalizzato solamente 15 punti e nessuno avrebbe mai pensato che questo club potesse assurgere. C’era qualcosa che non andava, o meglio, tutto stava andando secondo i piani perché alla fine era una media da salvezza, obiettivo chiave della compagine bretone. Da quella sconfitta per 2-0 contro il Monaco del 5 Novembre il Brest non ha più perso una partita: 6 vittorie ed un pareggio nelle ultime 7 gare.

Chi è Eric Roy?

L’allenatore è forse la chiave del successo dei biancorossi, il suo nome è Eric Roy e non è di certo un tecnico dalle poche peculiarità. L’attuale tecnico dei biancossi non allenava una società calcistica da più di 10 anni, l’ultima volta ad averlo fatto è stato nel 2011 quando era alla panchina del Nizza.  Eric è consapevole di avere tra le mani una rosa piuttosto cagionevole almeno da quanto si può dedurre dal valore, (solamente 80 milioni di euro) eppure sta svolgendo un lavoro esemplare. Eric predilige un 4-3-3 a trazione offensiva con gli esterni che molto spesso sono alla pari del centravanti. 

A difendere i pali dei biancorossi troviamo Marco Bizot, il secondo miglior portiere della Ligue 1 per media voto. L’olandese ormai 32enne era considerato un talento generazionale in patria ma purtroppo si è perso nel suo tragitto. Col Brest però sta ritrovando i suoi passi toccando forse lo zenit della sua carriera.

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La difesa

Il reparto difensivo è probabilmente quello più interessante poiché i Pirati hanno subito solo 15 reti in 18 gare. A presidiare la fascia destra c’è Kenny Lala, ennesimo talento riscoperto sotto l’egida di mister Roy. Dall’altra parte il classe 2001 Bradley Locko affiora grazie alla velocità e alla potenza fisica, un connubio perfetto nel calcio moderno. I due difensori centrali hanno qualità totalmente diverse ma entrambi compongono una coppia interessante e davvero inedita. Brendan Chardonnet, il capitano, simboleggia l’ascesa calcistica di questo Brest. Chardonnet comincia a vestire biancorosso dal 2010, all’età di 16 anni e tutt’oggi veste la maglia del Brest. Oltre ad avere un’importanza rilevante nei cuori dei tifosi, Brendan è anche un ottimo calciatore. È carismatico, imposta e dirige la retroguardia di mister Roy. Insomma, un vero leader e trascinatore. Il suo compagno di avventure ha caratteristiche differenti. Il suo nome è Lilian Brassier, profilo che risuona nell’ippocampo dei tifosi del Milan e nel taccuino di Moncada. Il classe 99‘ è meno tecnico del compagno di reparto ma sicuramente più aggressivo e ruvido negli interventi. Insomma, una coppia difensiva agli antipodi ma con una certa alchimia.

Il centrocampo

Il centrocampo è capeggiato da Less-Melou che nonostante i trent’anni di età continua a fornire prestazioni decisamente convincenti. Il suo compagno di reparto è il mastino Hugo Magnetti, uno dei calciatori più sottovalutati di questo Brest. È il classico giocatore tuttofare che molto spesso passa inosservato. Più avanti, quasi da trequartista, per questo si tratta di un 4-3-3 a trazione anteriore, troviamo il maliano classe 2003 Kamory Doumbia. Il Reims, squadra molto attenta ai giovani africani, lo ha mandato in prestito al Brest e Kamory sta ripagando la fiducia. Inizialmente ha fatto difficoltà a calpestare il campo ma col passare del tempo il suo talento ha riscaldato i cuori dei tifosi nel gelido inverno della Bretagna. Il maliano è un calciatore dalle potenzialità elevatissime, grande dribbling nello stretto e agilità purtroppo spesso velate a causa della sua discontinuità.

L’attacco

L’attacco è guidato da un certo Romain Del Castillo, stella del club e forse il più amato dai tifosi assieme al capitano Chardonnet: 5 gol e 5 assist in questa Ligue 1 per lui. La fascia sinistra è presidiata invece da Jeremy Le Douaron, altro calciatore molto sottovalutato. Sicuramente non è così efficace in fase realizzativa come Del Castillo ma è molto utile in fase difensiva coi suoi ripiegamenti. Nonostante i suoi compiti prettamente difensivi, il classe 98‘ ha comunque messo a referto 4 gol. Gli attaccanti di Roy sono tutt’altro che prolifici, Mounié e Satriano infatti hanno totalizzato assieme solo 4 gol. Il loro compito però non è quello di segnare ma di imbastire trame di gioco offensive e far salire la squadra. Certo è che un attaccante di peso sarebbe di vitale importanza per Eric Roy. Nonostante ciò il Brest è il terzo miglior attacco del campionato dietro solo a PSG e Monaco e il loro miglior capocannoniere ha solo 5 reti.

Forse sono solo 24 profili che stanno overperformando ma i Pirati intanto sono in terza posizione e vorranno continuare a saccheggiare punti alle navi nemiche.

 

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Fonte foto: X Stade Brestois

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