Rabiot, la posizione non cambia: non vuole andare in Turchia

Il futuro di Adrien Rabiot resta ancora un’incognita: il francese non alcuna intenzione di trasferirsi in Turchia. Sono finite le opzioni.

Non avere trovato ancora una squadra che possa soddisfare le sue richieste non sembra preoccupare Adrien Rabiot. Il centrocampista francese, svincolatosi dalla Juventus in estate dopo il mancato rinnovo, è ancora alla ricerca di un club per la stagione 2024/25. Non ha fretta il classe ’95, ma soprattutto non ha intenzione di scendere a compromessi. Anche perché nel corso della sessione di mercato estiva che si è appena conclusa, non sono mancate di certo le squadre interessate a lui. Manchester United, Barcellona e Arabia Saudita sono solo alcune delle opzioni arrivate sul tavolo dell’ex Psg. Destinazioni gradite – certo -, ma nessuno è riuscito a convincere mamma Rabiot. Ora, però, il tempo stringe e una decisione va presa: ciò che è certo è che il 29enne al momento non ha alcuna intenzione di trasferirsi in Turchia al Galatasaray – lo riporta Fabrizio Romano -, e la scelta non fa altro che evidenziare l’imbarazzo (parole di Deschamps) della situazione.

Rabiot, cosa cerchi? Dacci qualche indizio

Cosa manca dunque? Cosa sta cercando Adrien Rabiot? Soldi oppure un progetto che gli dia nuovi stimoli per competere ancora in Europa? Il futuro legato al francese è un’incognita, impossibile da decifrare, ma il tempo scorre e qualcuno inizia a spazientirsi. Il ct della Francia Deschamps, che di Rabiot avrebbe un gran bisogno, non nasconde il disappunto e le sue parole riflettono un po’ il pensiero di tutti noi. “È una situazione un po’ imbarazzante. Ci ho parlato ed è stato sollecitato da parecchie squadre, ma non ha ancora deciso. Senza allenamenti non può essere competitivo, ma spero che possa presto scegliere una situazione che lo possa riportare qui con noi”. È una situazione imbarazzante sì, ma estremamente complicata. Rabiot non dà indizi sul suo futuro e attende: in Italia il mercato degli svincolati rimane aperto fino al 12 dicembre 2024 compreso. C’è tempo ancora, ma le squadre non avranno bisogno per sempre di lui.

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