Real Madrid, come ha avuto inizio il nuovo ciclo dei Galacticos

Con l’addio di Ronaldo e Zidane si pensava che l’epoca d’oro del Real Madrid fosse giunta al capolinea, ed invece è proprio da quelle ceneri che sta rinascendo la Casa Blanca. Dopo questi addii dolorosissimi ci sono stati degli anni di programmazione, da parte della società, per dare inizio ad nuovo ciclo dorato. Questo ciclo ha come principale artefice, a prescindere dalla dirigenza e dal presidente Florentino Peréz, anche il pluripremiato allenatore Carlo Ancelotti.

Negli ultimi anni a Madrid, sponda Real, sì è deciso di ringiovanire e migliorare il gruppo, decidendo di lasciar andare alcuni giocatori (Varane, Ramos, Casemiro, Asensio) che ormai avevano fatto il loro tempo. In questi anni c’è stato quindi un’inserimento graduale, ma costante, di giovani talenti tra cui Vinicius jr, Rodrygo, Mendy, Camavinga, Tchouaméni, i quali hanno preso il posto dei vecchi campioni sopra citati. Questi nuovi ingressi hanno aumentato e ringiovanito la rosa a disposizione di Ancelotti, facendo si che rimanesse abbastanza competitiva sia a livello europeo e domestico. I nuovi innesti non sono certo finiti, anzi, nell’imminente sessione di calcio mercato si prospetta ci sarà un altro arrivo di quelli da 10 e lode.

Il passaggio dal ”Vecchio Real” a quello dei ”Giovani terribili”

Nell’ultimo decennio il Real Madrid è riuscito a cambiare pelle e ringiovanirsi, senza perdere la possibilità di vincere trofei internazionali e nazionali. Questa grande vittoria è stata merito, non solo della dirigenza e del presidente Florentino Pérez, ma anche di Carlo Ancelotti e del suo staff. La perdita di molti giocatori blasonati, come CR7, Benzema, Ramos, Casemiro, protagonisti di uno dei cicli più dorati e vincenti della storia della casata madridista avrebbe potuto mettere in difficoltà qualsiasi altro club.

Tuttavia, la dirigenza dei Blancos è riuscita a sostituire egregiamente i campioni del passato, con nuovi giocatori, sicuramente più giovani, che comporranno la spina dorsale del Real Madrid per il prossimo decennio. L’aggiunta dei vari Rüdiger, Militao, Lunin, Brahim Dìaz, Arda Güler, ha fatto si che la competitività della squadra rimanesse intatta, nonostante la poca esperienza derivante dalla giovane età. Gli arrivi non sono certo finiti qui, per la prossima stagione si prevede anche l’arrivo di un nuovo numero 9 (probabilmente il diciassettenne brasiliano Endrick) ed un 10 (probabilmente Mbappé) che prenderà l’eredità dell’ormai trentottenne Luka Modrìc.

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Il cammino dominante del Real nelle Coppe Europee e Spagnole

Questa stagione sta portando grandi soddisfazioni a tifosi e sostenitori del Real Madrid. La squadra spagnola ha già vinto due titoli nazionali, ossia la Super coppa del Rey e LaLiga ed è in finale di Champions League, dopo aver battuto alle semifinali il Bayern Monaco di Tuchel. I ”giovani terribili” guidati sapientemente da Ancelotti hanno subito distrutto dapprima i sogni di vittoria del Girona, sbaragliato i rivali di sempre del Barça in entrambi i Classicos e cacciato via dalla Coppa dei Campioni gli attuali detentori del titolo, ossia il Manchester City di Guardiola.

L’obbiettivo non dichiarato, ma ormai più plausibile è il Triplete e quindi, di conseguenza, anche la 15esima Champions League della storia del club di Madrid. L’inserimento in questo gruppo di Bellingham, nuovo acquisto del Madrid nella scorsa estate di calciomercato, ha permesso al gruppo di Ancelotti di crescere ulteriormente, permettendogli di ambire e sognare traguardi sempre più importanti.

Per il prossimo futuro si prospetta una vera e propria egemonia planetaria dei Blancos, sia sul campo da gioco che nel calciomercato. Le altre squadre dovranno essere brave a dare del filo da torcere a questi giganti, cercando modi innovativi per crescere e rafforzarsi, oppure dovranno accontentarsi delle briciole che inevitabilmente rimarranno. Fu così che ebbe inizio la Seconda età dell’oro del Real Madrid.