Un incubo annunciato quello del Santos, un disastro in ogni campo, con la retrocessione come ultimo scoglio superato nella scala graduata del fallimento.
Il Santos è in Serie B, il caos che i tifosi hanno generato per le strade della città portuale che porta il nome della stessa squadra fa capire come questo sia un’avvenimento di portata epocale per il calcio brasiliano.
L’ultimo titolo risale al 2016, con la vittoria dell’ultimo campionato dello stato di San Paulo, mentre per rintracciare l’ultimo campionato vinto bisogna addirittura raggiungere il 2004.
Ma come è stato possibile portare l’ex squadra di Neymar, Pelè, Robinho, Zito e Rdorygo alla Serie B nazionale?
Sommata inoltre alla grandiosa beffa di vedere i rivali del Palmeiras crogiolarsi del titolo di “Brasileirao Rei” (Sovrani del Brasile), essendo divenuti campioni di Brasile per la seconda volta consecutiva esattamente un anno dopo la morte di Pelè, leggenda del Santos e del calcio globale soprannominato appunto “O Rei”.
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La crisi fuori dallo stadio
Sono i calciatori a scendere in campo e su questo non ci piove.
La gran parte dei giocatori del titano brasiliano sta subendo contestazioni da parte dei tifosi, al tempo stesso però bisogna relativizzare le loro responsabilità.
Il Santos, un titano che ha perso la gloria passata da troppo tempo e sicuramente prima della sconfitta con il Fortaleza, è stato devastato dalla catastrofica gestione del club da parte dell’ex presidente Andres Ruda.
I 150 milioni di euro di debito che attualmente il Santos deve sono solo la vetrina di una società mandata in rovina nel 2021, quando Ruda prese il controllo del club.
Durante la sua presidenza, quale ufficialmente terminerà solamente domani, 9 Dicembre 2023, si sono alternati scarsi risultati in campo che hanno portato il Santos da gigante del calcio brasiliano a squadra di medio-alta classifica.
Ben 9 allenatori cambiati in appena 3 anni di presidenza sono decisamente troppi, inoltre a questi scarsi risultati sul campo si sono aggiunti alcuni scandali, come quando a giugno di questo anno licenziò il difensore Eduardo Bauermann, coinvolto in una inchiesta di scommesse sulle partite.
Ad agosto Paulo Roberto Falcao, che da quasi un anno era uno dei dirigenti più importanti della società, diede invece le dimissioni anche in seguito a una denuncia per molestie sessuali da parte di una dipendente di un hotel dove era ospitato con il caso archiviato successivamente per mancanza di prove.
La nuova presidenza e la dinamica stadio
Sabato 9 dicembre si terranno le elezioni per il nuovo presidente, seguendo il modello di voto dei soci adottato da molte squadre sudamericane e alcune spagnole. Il nuovo presidente dovrà affrontare decisioni cruciali, tra cui la programmata ristrutturazione dello stadio Vila Belmiro, originariamente pianificata per il 2024 e valutata in almeno 60 milioni di euro. Tuttavia, la retrocessione in Serie B, con la conseguente riduzione degli introiti, potrebbe mettere in discussione questo progetto.
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Fonte foto: X Santos