Serie A, Atalanta-Napoli 1-2: Mazzarri regola la Dea

Ci si aspettava una reazione forte, una prova di spessore degna di un nuovo inizio. Un nuovo inizio che, nel segno del Walter Mazzarri bis, porta subito tre punti a Napoli e al Napoli. Che, sul campo dell’Atalanta, impara anche a soffrire. Ma vince, e per un tempo abbondante gioca anche un buon calcio. Alla fine, però, i tre punti arrivano come più piace al tecnico di San Vincenzo: col cuore. E gli azzurri, col cuore, adesso sono terzi a quota 24. La Dea, al contrario, viene ”tradita” dall’errore di Carnesecchi e rimane al sesto posto con 20 punti, a pari merito con la Fiorentina stasera impegnata contro il Milan.

Atalanta-Napoli, il racconto del match

Gasperini riparte dal suo 3-4-1-2: tandem d’attacco composto da De Ketelaere e Lookman, con Koopmeiners a supporto. In mediana spazio a Ederson e Pasalic, con Zappacosta e Bakker sulle fasce. Davanti a Carnesecchi, solito terzetto difensivo con Scalvini, Djimsiti e Kolasinac. Lato Napoli, Mazzarri riparte, come da accordi, dal 4-3-3: tridente Kvaratskhelia, Raspadori e Politano, Lobotka in regia spalleggiato da Zambo Anguissa e Zielinski. In porta Gollini.

Il primo tempo inizia su ritmi non particolarmente alti. Poche emozioni, poche occasioni degne di nota: la prima di queste arriva al minuto 22, con colpo di testa di Pasalic comodamente gestito da Gollini. E’ il Napoli a fare la partita, manovrando il pallone per larga parte del tempo senza però riuscire a scardinare la pressione uomo su uomo dell’Atalanta. La Dea perde Zappacosta per infortunio (entra Hateboer) e gli azzurri, al minuto 33, passano in vantaggio con l’inzuccata di Rrahmani su cross di Raspadori. Gioia vana: il gol del centrale kosovaro è annullato per fuorigioco. Poco dopo, al minuto 36, Olivera accusa un poco rassicurante dolore al ginocchio: l’uruguaiano, in lacrime, viene sostituito da Juan Jesus.

Ma il Napoli non si fa condizionare e continua ad elaborare (65% di possesso a metà gara). Palla e uomini in movimento, cross dentro, testata di Kvaratskhelia: tutto eseguito con sincronismi perfetti, che portano la banda di Mazzarri in vantaggio al minuto 44. La reazione dell’Atalanta non tarda ad arrivare, ma il colpo di testa di Koopmeiners si spegne sui guantoni attenti di Gollini. Sul finire dei primi 45 minuti, il Napoli sfiorerà addirittura il doppio vantaggio: Ederson pasticcia nella sua area, concedendo prima a Zielinski e poi a Di Lorenzo due palle gol clamorose. Sulla prima è bravo Carnesecchi a chiudere il polacco, sulla seconda grande salvataggio di Scalvini sul capitano azzurro.

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La seconda frazione si apre con un altro cambio, sponda Atalanta: fuori Bakker, dentro Ruggeri. Ed è proprio di Ruggeri la prima occasione della ripresa, ma il suo tentativo trova la risposta di Gollini a copertura del suo palo. La partita continua sulla falsariga della fine del primo tempo, con tanta intensità. E l’Atalanta, al minuto 53, pareggia i conti. Sempre di testa, con Lookman che capitalizza un cross di Hateboer dalla destra. I neroazzurri sembrano avere un piglio diverso e attaccano con più convinzione; al contrario, il Napoli perde il pallino del gioco e sfasa, soffrendo il pressing degli avversari e faticando ad uscire dalla propria metà campo. L’Atalanta, semplicemente, ne ha di più. E riuscirà a trovare anche il gol del sorpasso, con Pasalic, ma il guardalinee ravvisa correttamente una posizione di fuorigioco.

All’improvviso, però, la squadra di Mazzarri torna avanti, e lo fa con i cambi: Osimhen raccoglie il rinvio sciagurato di Carnesecchi e serve Elmas, che non sbaglia e fa 2-1 al minuto 79. Nel finale i campioni in carica pensano solo a portare la missione a termine e i tre punti a casa. Al Gewiss Stadium finisce così!

 

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Fonte foto: X Napoli

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