Regola numero uno, il Cagliari non molla mai. Regola numero due, non dimenticare la prima regola. Nel fortino dell’Unipol Domus, Claudio Ranieri sforna un capolavoro-salvezza: rimonta il Bologna delle meraviglie, supera il Verona, esce dalla zona retrocessione. Una vittoria di cuore, strappata con carattere e sete di lotta. Una vittoria che pesa tantissimo sulla lotta salvezza e su quella europea. Perché Thiago Motta si ferma ancora e, con la vittoria della Lazio sul Lecce, scende al sesto posto. Con la possibilità per Atalanta e Roma di colmare con il gap dietro l’angolo. Questa Serie A, con il Cagliari di mezzo, è davvero un bel rompicapo.
Cagliari-Bologna, il racconto del match
Il Cagliari viene da cinque partite senza vittorie e, dopo la vittoria dell’Hellas contro l’Empoli, è ricapitombolata al terzultimo posto in classifica. Per i sardi è una sfida delicata e Ranieri affida il peso del suo attacco a Petagna, supportato da Viola e Nandez. A centrocampo spazio a Prati insieme a Makoumbou; in difesa dentro Zappa, Dossena, Wieteska e Augello. Porta affidata a Scuffet.
Lato Bologna, la leggera flessione nelle ultime tre partite (due sconfitte, tra cui l’eliminazione in Coppa Italia contro la Fiorentina, e un pareggio in extremis con il Genoa) non intacca in alcun modo un percorso fin qui straordinario. Thiago Motta lo sa e sbarca in Sardegna armato sempre di 4-2-3-1. In attacco titolarità per Van Hooijdonk e Urbanski, al posto dello squalificato Zirkzee e di Saelemaekers, mentre a centrocampo torna Freuler insieme ad Aebischer. In difesa riposo per Beukema, dunque concesso spazio a Calafiori e Lucumì con Posch e Kristiansen sugli esterni. Tra i pali Skorupski.
Il copione della partita è chiaro fin da subito: il Bologna manovra e verticalizza, il Cagliari si chiude e prova a ripartire. I felsinei fanno valere subito la loro superiorità tecnica e muove le sue pedine nella metà campo avversaria, creando il primo pericolo al nono con Urbanski (bravo Scuffet a respingere). Dopo una fase di studio e di stallo, gli sforzi dei ragazzi di Thiago Motta vengono premiati al minuto 24: Posch imbecca in profondità Orsolini, che vince il duello con Augello, converge in area e piega Scuffet con eleganza da manuale.
Gioia effimera, perché il Cagliari reagisce e, sette minuti dopo, trova il gol del pareggio: Dossena lancia dalle retrovie, Petagna vince il primo duello della sua partita con un Calafiori sin lì impeccabile, salta Skorupski e deposita in porta il pallone. Il primo tempo finisce così.
Nella seconda frazione il Cagliari (che nel frattempo rimpiazza Augello con Azzi) parte con un piglio diverso e spinge, trovando in Petagna ottimo strumento di supporto, nella metà campo del Bologna, che farà più fatica a ritmare e ad evolvere nel concreto il suo possesso palla. L’inerzia della partita, in questo frangente, è nelle mani dei ragazzi dei Ranieri. Che, al 69esimo, completano la rimonta: Wieteska raccoglie una carambola, catapulta in mezzo e trova la deviazione di Calafiori, autore di uno sfortunato autogol. Da lì parte il forcing del Bologna, che non sfonda prima con Orsolini e poi con Ferguson. Il Casteddu regge e festeggia: sono tre punti pesantissimi.
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Fonte foto: X Bologna