Partita al cardiopalma al Castellani di Empoli: a vincere è il cuore dei ragazzi di Nicola. Che soffrono, che vincono, che allontanano la zona rossa. Il Torino cade al 93esimo dopo averla riagguantata per due volte. Ma a Juric non basta Zapata: a deciderla è Niang.
Andava fatto un saltello in avanti. Un ulteriore step in un percorso di crescita tutto sommato incoraggiante, considerata la portata della rosa. Ma il Torino, ancora una volta, si perde. Poteva essere l’occasione per agguantare il settimo posto, dopo la sconfitta della Lazio, ma i granata tornano dal Castellani con un pugno di mosche in mano. Vince il coriaceo Empoli di Davide Nicola, lo fa sul gong sfruttando una clamorosa dormita difensiva di Bellanova per salire a quota 28 punti. Juric rimane nono con 44 punti, tanti quanti i rimpianti. Ma i toscani non muoiono mai.

Empoli-Torino, il racconto del match
Reduce da quattro sconfitte consecutive, l’Empoli conferma per dieci undicesimi la squadra vistasi a San Siro contro l’Inter. L’unica novità è la titolarità di Cerri, che prende il posto di Niang. Ai suoi lati agiranno Zurkowski e Cambiaghi, mentre la linea di centrocampo è composta da Gyasi, Marin, Bastoni e Pezzella. In difesa spazio al trio Bereszynski-Walukiewicz-Luperto. Tra i pali c’è sempre Caprile. Lato Toro, imbattuto da quattro partite (2 vittorie e 2 pareggi), Juric vuole agguantare il settimo posto lanciando dal primo minuto il tandem d’attacco Zapata-Sanabria, con Vlasic a supporto. Sulle fasce corrono Bellanova e Vojvoda, mentre al centro agiscono Ricci e Linetty. Difesa con Tameze, Buongiorno e Rodriguez. In porta Milinkovic-Savic.
Pronti, via e la partita si anima subito dopo una iniziale fase di studio. La prima occasione è del Torino, con Sanabria che calcia a lato a tu per tu con Caprile. Passano due minuti e arriva il primo turning point della gara, con l’Empoli che trova il gol del vantaggio grazie al bel destro di Cambiaghi. Primo gol in campionato per l’ex Atalanta, dopo 29 partite e 63 tiri. Al quarto d’ora è ancora Sanabria a impensierire la retroguardia dei toscani, ma il suo piattone non trova fortuna. Il paraguaiano ci proverà anche verso la fine del primo tempo, trovando l’opposizione di Caprile. Un primo tempo molto tattico termina dunque con un Empoli ”sporco” ma efficace e avanti di un gol. I granata, al contrario, non danno mai la sensazione di poter fare davvero male all’avversario.
Il racconto del secondo tempo
Il Torino entra in campo nel secondo tempo con un piglio decisamente diverso e, al minuto 52, sfiora il pareggio: Zapata incorna da pochi passi ma è bravissimo Caprile a sventare il pericolo per l’Empoli. Gli sforzi della squadra di Juric, però, verranno presto premiati. E, al minuto 60, sarà Zapata timbrare il cartellino, sempre di testa. Sesta inzuccata vincente del suo campionato, decima rete complessiva in A per il colombiano ex Atalanta. Ma proprio quando i granata sembravano essere in controllo delle operazioni, l’Empoli riesce a reagire e trova addirittura il gol del nuovo vantaggio. Un contropiede perfetto, confezionato e concluso dai cambi di Nicola: Niang dialoga con Maleh, che è poi bravissimo a imbeccare Cancellieri, il quale è altrettanto abile nel concludere a rete. Si sgretolano le certezze del Toro e i padroni di casa possono respirare. Non per molto, però. Non fin quando in area di rigore ci sarà Duvan Zapata. Che, al novantesimo, lasciato completamente solo concretizza una bella azione dei suoi con un altro gran colpo di testa. E’ il gol numero 120 della sua carriera in Serie A, agguantato Cristiano Lucarelli. Ma al Castellani non sembra finire mai. E, al 93esimo, Cacace sfrutta la clamorosa dormita di Bellanova, soffiandogli un pallone destinato a concludersi sul fondo per poi servire Niang, che deposita in porta il pallone della vittoria.
Tre tiri, tre gol, tre punti: Nicola e l’Empoli vincono col cinismo. Ma quanti rimpianti per il Torino.
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Fonte foto: X Torino