Serie A, Juventus-Empoli 1-1: Nicola ferma Allegri

Vincere per allungare sull’Inter, vincere per arrivare allo scontro-scudetto con un vantaggio sia nel punteggio che nel morale. Vincere sarebbe stato importante per i ragazzi di Max Allegri, ma i tre punti non sono arrivati e la posta in palio nel pomeriggio dell’Allianz Stadium è stata divisa con l’Empoli di Nicola. Che strappa un pareggio importantissimo, con cuore e coraggio, approfittando dell’espulsione di Milik per spaventare una Juventus nel complesso meno arrembante del solito. I bianconeri rimangono primi a 53 punti, ma l’Inter ha una partita in meno ed è a meno due. Toscani a -1 dalla zona salvezza.

Juventus-Empoli, il racconto del match

La Juventus vuole allungare ancora sull‘Inter in vista dello scontro diretto si presenta alla partita contro l’Empoli con alcune novità di formazione. In primis, Allegri ascia fuori Danilo, in diffida, e concede spazio ad Alex Sandro in difesa insieme a Gatti e Bremer. In avanti varato il duo d’attacco Vlahovic-Milik, con Yildiz in panchina. Per il resto, confermato il centrocampo: chiavi in mano a Locatelli, spalleggiato da Miretti e Mckennie, mentre Cambiaso e Kostic agiscono sulle fasce.

Davide Nicola, dopo la grande vittoria contro il Monza all’esordio, disegna il suo Empoli ancora con il 3-5-2. In difesa confermati Luperto, Walukiewicz e Ismajili, a centrocampo dentro Maleh, Grassi e Zurkowski con Cacace e Gyasi sulle fasce, mentre in attacco giocano Cerri e Cambiaghi. Recuperato Baldanzi, che parte dalla panchina.

Il primo squillo lo manda la Juve, con l’uomo più in forma del momento: al minuto 6, Vlahovic calcia una punizione dai 20 metri e impegna subito Caprile. Sono i bianconeri, seppur con poca convinzione, a proporre, costringendo l’Empoli all’attesa. Ma al minuto 17 arriva il primo turning point della partita: un intervento scomposto di Milik ai danni di Cerri, inizialmente punito con il giallo, viene revisionato dal VAR, con l’arbitro Marinelli chiamato a sventolare il cartellino rosso ai danni del polacco. E’ la prima espulsione della stagione bianconera, e la squadra ne risente. L’Empoli ne approfitta, acquista fiducia, muove il pallone e impensierisce più di una volta Szczesny e compagni, senza però trovare la via del gol. Il primo tempo si conclude con un tiro alto di Miretti, che non approfitta dell’errore di Gyasi per punire Caprile.

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Altro giro, altro ribaltone negli equilibri della partita. La Juventus, dopo un primo parziale di sofferenza, a inizio ripresa si getta in avanti e approfitta della prima vera disattenzione della retroguardia dei toscani. E quando davanti c’è il Dusan Vlahovic dell’ultimo periodo, paghi a caro prezzo ogni piccolo errore. Minuto 50: corner bianconero, Gatti intercetta il pallone, che sbatte sulla schiena di Ismajli e serve il serbo, libero di coordinarsi e bucare Caprile. Per Vlahovic è il sesto centro nelle ultime quattro partite. Ma il momento di forma è incoraggiante sotto tutti gli aspetti, a partire dal linguaggio del corpo per arrivare poi alla pulizia delle giocate e ad una ottimale condizione atletica.

L’Empoli, però, non demorde. E’ vivo e si fa vedere. E, al minuto 70, vede i suoi sforzi finalmente ripagarsi. Baldanzi, appena entrato in campo, è bravissimo a girare in porta il pallone del pareggio, concretizzando l’ennesimo impulso offensivo dei suoi. Il talento classe 2003 non giocava dal 7 gennaio e probabilmente non desiderava occasione migliore di questa per riscattarsi.

Al minuto 81 Cambiaghi impegna ancora Szczesny, ma è l’ultima vera occasione del match: l’Empoli strappa un punto vitale allo Stadium. Amaro in bocca per Allegri.

 

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