Serie A, Lecce-Frosinone 2-1: Ramadani piega Di Francesco

Tornare a casa da questa partita con i tre punti era più che fondamentale. Era di vitale importanza, per porre un altro mattoncino nella rincorsa salvezza. Ci si aspettava una partita intensa, tra due realtà interessanti, e il pomeriggio del Via del Mare ha confermato le attese. A vincere è il Lecce, che dopo tre mesi di pareggi e sconfitte torna a riassaporare il gusto del successo. Un risultato che porta i salentini a quota 20, a metà del lavoro, all’undicesimo posto in coabitazione con il Torino. Per il Frosinone, sconfitto, un balzo indietro dopo il pareggio contro il Torino: quattro punti nelle ultime cinque e tredicesimo posto in classifica con 19 punti.

Lecce-Frosinone, il racconto del match

Il Lecce non vince da 11 partite (ultimo successo il 22 settembre contro il Genoa) ma è ben messo in classifica e, dopo quattro pari in fila, cerca di nuovo i tre punti. D’Aversa riparte dal suo 4-3-3, recuperando Blin a centrocampo affianco a Ramadani e Oudin. In attacco spazio a Strefezza e Piccoli (quest’ultimo preferito ancora a Krstovic). Squalificati Gonzalez e Almqvist.

Lato Frosinone (reduce dallo 0-0 contro il Torino), Di Francesco deve fare i conti con diverse assenze, ridisegnando il suo 4-3-3. In difesa spazio a Okoli e Romagnoli, con Lirola e Oyono (sostituito al 15esimo per infortunio da Monterisi) sulle fasce, mentre a centrocampo Barrenechea agisce in cabina di regia affiancato da Brescianini e Gelli. Attacco composto da Ibrahimovic, Kaio Jorge e Soule: solo panchina per Cheddira.

Pronti, via e il Lecce prova subito a spingere, con un cross interessante dall’out di destra che Piccoli non riesce a colpire al volo (l’arbitro Zufferli ravviserà poco dopo una posizione di fuorigioco). Al quinto, invece, ci proverà Ramadani a impegnare Turati, senza però impensierirlo. Il Frosinone proverà a far girare la sfera, ma i salentini sono concentrati, pressano alto e sembrano averne di più. Gli sforzi della squadra di D’Aversa verranno presto premiati: al minuto 11, Banda serve Piccoli che calcia di sinistro, bucando un Turati non proprio pulito nell’intervento.

I ciociari, però, sono dentro gli equilibri della partita e impegneranno Falcone con il sinistro di Soulè prima e con Brescianini poi. Nel mezzo, il Lecce prenderà una clamorosa traversa con il tiro a giro di Banda. Al 31esimo, però, è ancora il Frosinone ad attaccare, conquistando nella mischia un altro calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Kaio Jorge (su gentile concessione di Soulè) che non sbaglia e fa 1-1. Sul finire della prima frazione ci sarà spazio per due sortite offensive di Banda (palla di poco alta sopra la traversa) e un destro fuori misura di Ibrahimovic. Il primo tempo finisce così.

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Il secondo tempo si sviluppa su un’intensità diversa, ingaggiando le due squadre in un piacevole duello fisico. Al 50esimo è il Lecce a farsi sentire, con il destro di Strefezza deviato in angolo da un attento Turati. Tre minuti dopo ancora Strefezza calcia alto. Il Frosinone è vivo e preferisce guadagnare campo giocando palla a terra, senza però concretizzare (Soulè strozza la conclusione, Harroui fa la barba al palo). I salentini, meno puliti e ricercati tecnicamente, lottano ma non riescono ad incidere davanti prima con Piccoli e poi con Krstovic. Il Lecce, però, ha dimostrato di avere sempre l’ultima parola, trovando le sue forze nascoste nei finali. E il gol del sorpasso arriva al minuto 89, con la botta di Ramadani che beffa Turati. Da lì non c’è più tempo: il Lecce torna a vincere, il Frosinone si ferma ancora.

 

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Fonte immagine: X Lecce

 

 

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