Serie A, Milan-Lecce 3-0: Pioli vince in scioltezza

Continua a vincere il Milan di Stefano Pioli, che infila il settimo successo in fila (non accadeva da 18 anni). Per battere il Lecce bastano le reti di Pulisic e Giroud. Espulso Krstovic.

Roma avvistata e avvisata. Il Milan, in campionato, viaggia a ritmi elevati. E lo ha dimostrato anche oggi, archiviando in tre semplici mosse la pratica Lecce per infilare il settimo successo consecutivo. Dal pareggio del 25 febbraio contro l’Atalanta Pioli ha fatto bottino pieno, consolidando il secondo posto e, chissà, forse anche la panchina per l’anno prossimo. Adesso, però, a Milanello è già tempo di pensare all’Europa League e all’avversario dei quarti di finale: la Lupa di De Rossi.

Samuel Chukwueze in azione durante Milan-Lecce (x Milan) direttacalciomercato.com

Milan-Lecce, il racconto del primo tempo

Il Milan arriva alla sfida con sei vittorie consecutive nelle gambe e una consapevolezza via vai crescente. E, come anticipato alla vigilia, Pioli propone una formazione super offensiva per continuare la striscia di successi, con Chukwueze, Pulisic e Leao alle spalle di Giroud. In mezzo al campo titolarità per Adli al fianco di Reijnders, mentre a protezione di Maignan ci sono Calabria, Tomori, Gabbia e Theo Hernandez. Lato Lecce, Gotti dispone i suoi con il 4-3-3, in antitesi con il 4-4-2 proposto nelle prime due partite della sua gestione. In porta Falcone; linea di difesa composta da Venuti, Baschirotto, Pongracic e Gallo; a centrocampo Blin, Gonzalez e Ramadani. In avanti, invece, è Krstovic a reggere il peso dell’attacco, affiancato da Banda e Dorgu.

Pronti, via ed è subito Milan. Il vantaggio rossonero nasce sull’asse Chukwueze-Pulisic, con quest’ultimo che, servito al limite dell’area di rigore, calcia a giro trovando l’1-0. Poco prima, invece, era stato il Lecce a spaventare San Siro, con il tiro di Gonzalez finito di poco a lato. Ma il gol sblocca la fiducia del Diavolo, in controllo e leggero nella testa. E vola sulle ali del nigeriano ex Villareal: l’impatto del 21 è devastante. Corre, si prende rischi e diverte, sbaglia anche un gol ma è più vivo che mai. Tanto che da uno dei suoi assoli nascerà anche un’occasione per Rafa Leao, vicino al raddoppio. Raddoppio che non tarda però ad arrivare: sugli sviluppi di corner, battuto da Adli, è Giroud a bucare Falcone con un colpo di testa. Il Lecce è comunque dentro la partita, e al minuto 29 timbra la traversa con l’inzuccata di Gonzalez. Ma, verso la fine del primo parziale, l’espulsione di Krstovic (gamba tesa su Chukwueze) darà una mazzata quasi definitiva alle speranze di Gotti e della sua banda di entrare in discorsi di rimonta.

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Il racconto del secondo tempo

Subito due cambi per il Lecce ad inizio ripresa, con Gonzalez e Banda che lasciano spazio a Piccoli ed Almqvist. Ma è ancora il Milan, al minuto 57, a trovare il varco: Adli verticalizza e trova Leao, che attiva il turbo e piega Falcone. Poco dopo, il portoghese cerca e trova Giroud, che calcia trovando però l’esterno della rete. Al 64esimo è invece Theo Hernandez a sfiorare il quarto gol del pomeriggio di San Siro, sganciando sulla traversa un gran tiro a giro dai 25 metri. Negli ultimi 20 minuti succede poco o nulla: Pioli fa girare gli uomini (dentro Jovic, Musah e Bennacer) e gestisce, il Lecce pensa più a non prendere anche un quarto gol. La partita finisce così: il Milan vince 3-0 e consolida il secondo posto. I salentini si fermano dopo due risultati utili e restano ancorati al tredicesimo posto con 29 punti, a +4 sul quartultimo posto del Sassuolo (che ieri ha pareggiato contro la Salernitana).

 

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Fonte foto: Imago

 

 

 

 

 

 

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