Nei ricordi dei tifosi era ancora vivo il 5-1 della passata stagione. Massima espressione del progetto di conquista targato Napoli e targato Spalletti, all’apice del suo capolavoro da scudetto. Un anno dopo, è cambiato tutto: gli azzurri in crisi, la Juventus rinati dalle ceneri di penalizzazioni e disequilibri societari. Ma non è cambiata una cosa: al Maradona, vincono sempre i partenopei. Anche stasera. Un sussulto d’orgoglio che riavvicina la squadra di Calzona alla zona Europa e che allontana sempre di più Allegri dall’Inter. Una partita che può riscrivere un finale diverso per i campioni d’Italia.
Napoli-Juventus, il racconto del match
Il Napoli vuole dare continuità alla bella vittoria contro il Sassuolo e riparte dalle sue certezze: unica novità il rientro di Juan Jesus in difesa, che spalleggia Rrahmani. Sulle fasce confermati Olivera e Di Lorenzo, mentre a centrocampo agiscono Zambo-Anguissa, Lobotka e Traorè. Trio d’attacco composto da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
Lato Juve, Allegri opta per alcuni cambi di formazione. In difesa Alex Sandro rimpiazza Gatti e compone il terzetto insieme a Rugani e Bremer, mentre al centro del campo Alcaraz e Miretti rimpiazzano gli indisponibili Rabiot e Mckennie. Sulle fasce corrono Cambiaso e Iling-Junior, in attacco si spalleggiano Vlahovic e Chiesa.
I ritmi della partita sono fin da subito alti, e il primo tempo è caratterizzato da un intenso agonismo. Entrambe le squadre provano a costruire, creando parecchie occasioni insidiose. Nella prima mezz’ora si contano il colpo di testa di Vlahovic, di poco a lato, la punizione insidiosa di Politano e le conclusioni fuori dallo specchio di Di Lorenzo e Iling-Junior.
Il Napoli ha più palleggio, ma è la Juve a produrre la chance più nitida: al minuto 34 Vlahovic, imbeccato in profondità, supera Meret con un bel pallonetto che si stampa sul palo. Gli azzurri sono però bravi a reagire subito, prima con il diagonale di un incontenibile Kvaratskhelia (bloccato da Szczesny) e poi con il colpo di testa di Olivera salvato sulla linea da Alex Sandro. Occasioni che apparecchiano la tavola per il guizzo vincente della squadra di Calzona. Al minuto 43 Di Lorenzo crossa e pesca Kvara, che calcia al volo e buca Szczesny. Nel finale del primo tempo, un errore in costruzione rischia di vanificare il vantaggio partenopeo. Traorè si fa scippare da Rugani, il pallone arriva sui piedi di Vlahovic che spara altissimo a due passi da Meret.
La Juventus entra in campo nel secondo tempo con un piglio decisamente diverso. Al 53esimo Cambiaso spara alto da ottima posizione, al 61′ Vlahovic incrocia col destro trovando la risposta di Meret. Gli azzurri sembrano in controllo di vantaggio e possesso, ma all’80esimo gli sforzi della squadra di Allegri vengono premiati. Serviva lo spunto del campione, ed è arrivato nel segno di Chiesa. Che, servito al limite dell’area di rigore, spara una rasoiata all’angolino imprendibile per Meret.
Gioia effimera, però, perché al 86esimo il Napoli conquista un calcio di rigore. Nonge atterra Osimhen e lo manda sul dischetto. Il nigeriano si fa neutralizzare da Sczcesny, ma sulla respinta è lesto Raspadori a spingere in porta il pallone del vantaggio. I bianconeri si rigettano subito in avanti e sfiorano il nuovo pareggio, ma Rugani calcia altissimo al termine di una serie di rimpalli nell’area del Napoli.
Gli azzurri resistono, stringono i denti e vincono. La Juve va ko!
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Fonte foto: X Napoli