Ma che partita senza senso abbiamo visto l’altra sera al Dall’Ara di Bologna? I rossoblu di Thiago Motta hanno completamente steso i bianconeri di Montero nella prima ora di gioco, ma la vecchia signora riesce incredibilmente a rimontare da 3-0 a 3-3 in 8 minuti. La pressione alta e il talento dei suoi giocatori più tecnici sono state le chiavi per la grande risposta. Che quella vista a Bologna, con le indicazioni tattiche di Thiago Motta e il talento e il dominio di Calafiori, possa essere uno spoiler della Juventus del futuro?
Il nome di Thiago Motta è quello più chiacchierato per la panchina della Juventus, con i bianconeri che avrebbero trovato un principio d’accordo sulla base di un triennale. La palla, quindi, sarebbe passata all’allenatore italo-brasiliano che, nei prossimi giorni, comunicherà la sua decisione: restare a Bologna o sposare il progetto bianconero. Nel taccuino di Cristiano Giuntoli è segnato da tempo anche il nome di Riccardo Calafiori: il centrale a tutto campo classe 2002 potrebbe seguire il suo fedele allenatore a Torino. Il Bologna, però, per privarsi del suo numero 33 chiede almeno 25 milioni; una cifra non impossibile per le casse della Vecchia Signora. La Juventus, inoltre, è a conoscenza della particolare clausola contenuta nel contratto di Calafiori, che prevede la devoluzione di una percentuale al Basilea.
Thiago Motta e Calafiori gli obiettivi per la Juventus del futuro
La Juventus vuole, desidera, brama il nome di Thiago Motta come prossimo allenatore. I bianconeri vogliono voltare pagina dopo i tre anni fallimentari dell’Allegri-bis sia sotto il piano sportivo che economico. I bianconeri necessitano di un progetto sostenibile, di taglio dei costi, di stipendi calmierati e di spendere sul mercato con raziocinio. Thiago Motta e Giuntoli, insieme, possono inseguire questi obiettivi che, ovviamente, devono e saranno accompagnati dall’obiettivo numero uno per una società come la Juventus. La Vecchia signora vuole tornare a vincere e a dominare, in casa e in Europa, stando al passo del calcio moderno. Thiago Motta e il suo calcio sembrano essere il connubio perfetto. Il Bologna sa sia dare spettacolo, pressando alto e andando ai 200 allora, sia addormentare le partite con il possesso palla. Se c’è da difendere, la squadra rossoblu non si tira indietro e lo fa con un blocco basso a linee strettissime. Le statistiche ci dicono proprio che il Bologna di Thiago Motta ha subito un gol in meno (30) della Juventus di Allegri (31), segnando pressoché lo stesso numero di reti (rispettivamente, 54 e 52).
L’importanza di Calafiori nel sistema di Thiago Motta
Sappiamo come la presenza di un difensore centrale come Riccardo Calafiori sia fondamentale per l’idea di calcio di Thiago Motta. Insieme a Lukumi e Beukema, il difensore italiano fa parte di quella nuova scuola lanciata dalle idee di Guardiola. Proprio come il “capostipite” Stones, questi difensori centrali sono in grado di partecipare ai movimenti senza palla, di posizionarsi sulla linea mediana in fase di costruzione. La testimonianza più lampante di questo nuovo modo di interpretare il ruolo sta tutta proprio nel secondo gol di Calafiori. Il numero 33 recupera palla ai piedi della trequarti difensiva della Juventus, dialoga con i compagni, si butta nello spazio e segna con lo scavino. Nel contratto di Calafiori è presente una particolare clausola sulla futura rivendita. Il Basilea, il suo ex club, riceverà il il 40% su una cifra di vendita superiore ai 4 milioni di euro. In pratica se la Juve acquistasse Calafiori dal Bologna per 30 milioni di euro, il club svizzero incasserebbe 10,4 milioni (il 40% sull’eccedente di 4 milioni, ovvero 26 milioni). La sensazione è che la Juventus abbia in testa il fermo obiettivo di volersi assicurare Thiago Motta. In caso di permanenza nel capoluogo emiliano, l’addio a fine stagione di Paolo Montero non lo vedrei così scontato.
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Fonte foto: X Juventus
